Via Ardeatina, tra Albano e Ardea, è stata bloccata per circa un’ora con una ventina di grossi camion fermi e traffico in tilt per via della protesta da questa mattina alle 7 del comitato Ust che si è unito al presidio permanente contro la discarica in via Ardeatina. I manifestanti in una nota dichiarano: “Siamo stanchi dell’arroganza romana e dell’incapacità organizzativa di Roma Capitale, di Città Metropolitana, della Regione Lazio e della incapacità di opposizione dei Comuni di Albano e del bacino. Ci opponiamo all’arrivo dei camion di rifiuti di Roma ed ora anche di altri 24 comuni della provincia, che conferiva a Viterbo, ora chiusa. E stiamo contrastando l’arrivo dei camion bloccandoli all’ingresso della discarica. È ora di dire basta alla servitù, se i nostri amministratori non sono capaci di difendere i loro concittadini lo facciamo noi”.
Ieri pomeriggio c’è stata anche una animata protesta davanti al comune di Albano sempre del comitato Ust. “La partecipazione al sit-in organizzato dal nostro comitato davanti al comune di Albano laziale, ieri alle 16, ha visto una buona partecipazione. Presenti molti dei presidenti di comitati e associazioni di Albano laziale e il consigliere comunale di opposizione Federica Nobilio (Fdi). Una stretta rappresentanza del comitato, insieme ad un residente del villaggio ardeatino, è stata ricevuta dal sindaco Borelli, dopo due ore di presidio. Il comitato Uniti per la Salvaguardia del Territorio si aspetta concrete e motivate risposte a quelle che sono state le richieste avanzate nei passati incontri e alle quali non abbiamo ricevuto riscontro” dicono dal direttivo.
La firma dell’ordinanza di chiusura in autotutela per quanto concerne la salute degli abitanti di Albano, Ardea e dei Castelli Romani rimane la richiesta principe del comitato Ust. “Non ci è dato sapere quali azioni, il sindaco di Albano laziale con gli altri 11 sindaci di bacino, hanno portato sul tavolo per contrastare la decisione di firma della proroga del sindaco Gualtieri fino a luglio inoltrato. Il 7 gennaio 2022 i sindaci sono tornati a casa “delusi”, come se la scelta che gli veniva comunicata non fosse stata considerata come molto possibile. Rimangono tantissimi interrogativi e altrettante illogiche questioni che non solo, non ci permettono di pensare ad una resa ma ci rendono perseveranti nel pretendere le giuste misure di tutela. Ci chiediamo oltretutto come sia possibile aumentare il numero dei comuni, fino a 24, che andranno a conferire nella discarica di Roncigliano, senza tenere conto e senza spiegare trasparentemente la capacità residua dell’invaso – continuano gli associati Ust -.
Come richiesto da più comitati e associazioni, oltre da noi, il sindaco ha confermato che i legali stanno predisponendo azioni per verificare la illegittimità della voltura delle società Colleverde e Ecoambiente alla Pontina Ambiente, su cui grava l’interdittiva per mafia, sulla quale si basa l’autorizzazione della Regione Lazio, per la gestione del sito di Roncigliano. Inoltre predisporanno un ricorso al Tar sulla ordinanza di proroga firmata da Gualtieri?. Chi sa se ci dobbiamo preparare ad una vergognosa montagna di monnezza, l’apertura dell’ottavo invaso o quale altra immane sciagura dovremmo subire, data l’incapacità gestionale e programmatica del comune di Roma e della Regione Lazio che obbliga al sacrificio la provincia virtuosa e stanca. Che i romani inizino a fare la differenziata da subito, ci pare ora !” conclude la nota del comitato Ust.