Fabio Samaritani, 57 anni di Latina, ha appena conquistato la cintura Nera di judo. In questi anni di grande sacrificio a livello fisico e mentale, ha partecipato anche a due Grand Prix a Torgiano (PG), classificandosi primo nella sua categoria gareggiando con normodotati. Una conquista importante da parte di un atleta non vedente. Appassionato di sport e vicepresidente della ASD EAGLES LATINA APS, da sei anni si è avvicinato a questo sport e contemporaneamente continua a praticare il torball: “È importante innanzitutto spiegare che nel 2006 abbiamo creato la polisportiva per favorire l’integrazione di persone con disabilità visiva attraverso il mondo dello sport – dichiara Fabio -. Gli sport che abbiamo praticato nel corso di questi quindici anni sono essenzialmente l’atletica, lo showdown, il goalball e Il torball, che consente la contemporanea presenza nelle squadre sia di atleti non vedenti e di un atleta vedente, purché bendato, ed assume quindi un’importante funzione di coesione sociale.
Negli anni scorsi siamo riusciti a disputare il campionato di serie A e tornei nazionali ed internazionali, tra mille difficoltà, visto che il gruppo di atleti si è ridotto e non abbiamo un ricambio generazionale. Per questo motivo abbiamo rinunciato all’iscrizione della squadra di Torball con grande rammarico da parte nostra. Oltre al torball – prosegue Fabio – mi sono sempre piaciute le arti marziali. Sei anni e mezzo fa infatti, mi sono avvicinato all’aikido e da circa 6 anni al judo. Grazie al maestro Alberto Iacomini della società Ronin, ho subito avuto familiarità con i movimenti e le tecniche del judo e mi sono inserito facilmente nel gruppo dei suoi ragazzi. Tre volte a settimana ci alleniamo duramente tutti insieme, senza alcuna difficoltà. Forse, al momento, sono l’unico atleta con disabilità visiva a praticare questo sport a Latina e in provincia. In passato, il judoka pontino era Mirko Mingione. Spero che anche altri, magari a mia insaputa, lo pratichino, perché mi piacerebbe riuscire ad organizzare qualche allenamento insieme e, perché no, anche un vero e proprio team per la città o la provincia di Latina che possa partecipare alle competizioni del Comitato Paralimpico. Il mio obbiettivo è diventare maestro di Judo per non vedenti, spero proprio che tra qualche anno questo mio sogno si avveri”.
Fabio Samaritani ci tiene a ringraziare chi lo ha accompagnato in questa avventura: il Maestro Alberto Iacomini e la moglie Arianna Teodori, il presidente della ASD RONIN Mario Letizia, il Maestro Sante Quaranta, tutti i ragazzi della palestra, e un ringraziamento particolare “al mio angelo custode Lorenzo Maggi, un ragazzo eccezionale per bontà e gentilezza sempre presente nella mia vita anche al di fuori del judo, che ha avuto con me l’esperienza di un anno di servizio civile ad personam. Un ringraziamento particolare va anche al Maestro Elio Paparello membro della commissione per i passaggi delle cinture nere dan, che ci ha seguito negli ultimi mesi nello studio del KATA correggendo i nostri difetti”.
Negli anni scorsi siamo riusciti a disputare il campionato di serie A e tornei nazionali ed internazionali, tra mille difficoltà, visto che il gruppo di atleti si è ridotto e non abbiamo un ricambio generazionale. Per questo motivo abbiamo rinunciato all’iscrizione della squadra di Torball con grande rammarico da parte nostra. Oltre al torball – prosegue Fabio – mi sono sempre piaciute le arti marziali. Sei anni e mezzo fa infatti, mi sono avvicinato all’aikido e da circa 6 anni al judo. Grazie al maestro Alberto Iacomini della società Ronin, ho subito avuto familiarità con i movimenti e le tecniche del judo e mi sono inserito facilmente nel gruppo dei suoi ragazzi. Tre volte a settimana ci alleniamo duramente tutti insieme, senza alcuna difficoltà. Forse, al momento, sono l’unico atleta con disabilità visiva a praticare questo sport a Latina e in provincia. In passato, il judoka pontino era Mirko Mingione. Spero che anche altri, magari a mia insaputa, lo pratichino, perché mi piacerebbe riuscire ad organizzare qualche allenamento insieme e, perché no, anche un vero e proprio team per la città o la provincia di Latina che possa partecipare alle competizioni del Comitato Paralimpico. Il mio obbiettivo è diventare maestro di Judo per non vedenti, spero proprio che tra qualche anno questo mio sogno si avveri”.
Fabio Samaritani ci tiene a ringraziare chi lo ha accompagnato in questa avventura: il Maestro Alberto Iacomini e la moglie Arianna Teodori, il presidente della ASD RONIN Mario Letizia, il Maestro Sante Quaranta, tutti i ragazzi della palestra, e un ringraziamento particolare “al mio angelo custode Lorenzo Maggi, un ragazzo eccezionale per bontà e gentilezza sempre presente nella mia vita anche al di fuori del judo, che ha avuto con me l’esperienza di un anno di servizio civile ad personam. Un ringraziamento particolare va anche al Maestro Elio Paparello membro della commissione per i passaggi delle cinture nere dan, che ci ha seguito negli ultimi mesi nello studio del KATA correggendo i nostri difetti”.
31/12/2021