Eleonora Napolitano, appena eletta segretaria del Partito Democratico di Pomezia, ha accettato di rilasciare la sua prima intervista ufficiale a ilCaffè.tv.
PD POMEZIA: INTERVISTA ALLA NEO SEGRETARIA ELEONORA NAPOLITANO
Napolitano, congratulazioni per l’elezione. Da oggi lei guida il Partito Democratico di Pomezia: come descriverebbe il suo percorso politico e quali sono le esperienze che l’hanno formata di più?
«La mia militanza a Pomezia inizia nel 2012, prima con Sinistra Ecologia e Libertà e poi con Sinistra Italiana. Ho fatto parte dell’assemblea provinciale di Sel e sono stata candidata alle elezioni comunali, la prima volta per Antonio Di Lisa sindaco, nel 2013, e successivamente nel 2018 nella lista Pomezia Domani, a sostegno del candidato sindaco Stefano Mengozzi. L’esperienza della militanza sul territorio e della preparazione delle varie tornate elettorali è stata per me, di certo, molto formativa».
Oltre alla politica attiva lei si occupa anche di cultura e, in particolare, di teatro.
«Assolutamente sì, tuttora mi occupo di teatro e per anni ho fatto parte di un’associazione culturale che, sul territorio, ha promosso questa arte. Per me fare cultura è una parte imprescindibile del fare politica: sono convinta che essa debba essere di tutti e accessibile a tutti».
Quali sono le personalità politiche a cui, a Pomezia, si sente più legata?
«Tutte le persone che ho incontrato e hanno condiviso con me gli anni della militanza in questa città. La loro conoscenza del territorio e la loro impostazione politica sono stati per me estremamente formativi».
Perché ha deciso di sposare la mozione “Insieme per cambiare”, arrivando a spendere il suo nome nel Partito Democratico?
«Nella mia vita, di recente, c’è stato un momento di riflessione durante il quale mi sono interrogata proprio sulla mia attività politica territoriale e sull’opportunità di “spendermi” con maggiore esposizione. Un percorso, in realtà, iniziato già tre anni fa con l’esperienza di Pomezia Domani. La conclusione a cui sono giunta è che ritengo che Pomezia abbia bisogno di un campo ampio di centrosinistra e che solo il Pd può avere il ruolo di guida di questo nuovo percorso.
Sulla mozione, posso dire che tutti i temi proposti sono a me cari perché affrontano i problemi reali della città, come – per citarne alcuni – la viabilità, la cultura, l’attenzione verso le fasce sociali più fragili, la legalità. Per quanto riguarda la mia candidatura alla segreteria, direi che è nata dal fatto che avevo ben chiara la compagine di persone che avrei avuto dietro, con le quali condivido gli stessi obiettivi. In primis la volontà di aprire un percorso nuovo dentro il Pd».
Cosa intende per “percorso nuovo”?
«Intendo una modalità rinnovata di stare sul territorio, rivolgendo l’attenzione verso i bisogni delle persone e garantendo presenza e iniziative capillari. Intendo anche che ci deve essere la disponibilità di aprirsi al dialogo, stare tra le persone, nei quartieri della città, con in testa le nostre idee e le nostre proposte. Per questo, lavoreremo, a inizio del prossimo anno, alla convocazione degli stati generali del partito coinvolgendo le forze sociali e associative della città. Per dirla diversamente: ai caminetti preferiremo gli spazi aperti della città e il confronto con le persone».
Cosa si aspetta dal direttivo appena eletto?
«Mi auguro che il direttivo converga compatto sulla necessità di un’azione trasformativa nel partito. Sono certa che questo accadrà».
Il Pd di Pomezia è stato commissariato nel 2019 dopo un’inchiesta giudiziaria che, seppure in via indiretta, ha interessato anche il partito locale tanto da indurre il provinciale ad assumere un provvedimento pesante come l’espulsione di un iscritto, che era allora consigliere comunale. Oggi tutto sembra rientrato e l’ex consigliere è stato eletto nel nuovo direttivo, nella lista di minoranza. Può illustrarci questo passaggio politico?
«La decisione è scaturita da determinazioni di organi superiori del partito. Credo, comunque, che appartenga ormai a una fase superata. I nostri iscritti, con il voto, hanno scelto con larga maggioranza una lista di forte rinnovamento. Il Pd di Pomezia ha voltato pagina e con l’insediamento del nuovo direttivo daremo finalmente inizio a una nuova fase. A quel punto le uniche procedure che ci staranno a cuore e che vorremo attivare saranno quelle che ci permettono di dare una risposta ai problemi concreti dei cittadini di Pomezia».
In città si vota tra meno di un anno e mezzo. Sono insistenti le voci che vorrebbero il PD di Pomezia alleato o comunque “allineato” con il M5S, come è già avvenuto in altri comuni e come potrebbe avvenire anche ad Ardea. Lei come vede questo asse?
«Penso che si debba ragionare sui temi, senza essere escludenti a priori. Vogliamo tornare al governo della città ma per farlo – citando il segretario Enrico Letta – serve la costruzione di un campo largo del centrosinistra ed il coinvolgimento di forze civiche. Dobbiamo saper parlare con tutti coloro che condividono programmi e valori. Una delle azioni che faremo, e che ho annunciato anche durante il congresso, sarà quella di chiedere un incontro al Sindaco per presentare il nuovo corso del Partito e avere un confronto sui problemi reali che interessano la nostra città».