Ad annunciarlo sono il presidente dell’AIDA Onlus, Associazione Italiana Diabetici Aprilia Onlus, Giustino Izzo e Poste Italiane.
Il timbro figurato, richiesto dalla FederDiabete Lazio, sarà disponibile per chi desidera un ricordo della manifestazione, insieme alla cartolina filatelica dedicata, domani sabato 4 dicembre dalle ore 9 alle 13, nello spazio allestito presso la FederDiabete di Aprilia, in Via Parigi 36.
Si potrà, inoltre, usufruire del servizio di bollatura filatelica, di accettazione ed invio della corrispondenza, di vendita francobolli e prodotti filatelici selezionati per l’occasione.
Saranno inoltre disponibili le più recenti emissioni di francobolli insieme ai tradizionali prodotti filatelici: folder, pubblicazioni e tessere filateliche, cartoline, buste primo giorno, libri e raccoglitori per collezionisti.
Fino al 1921, la diagnosi di «diabete di tipo 1» equivaleva a una condanna a morte. Le persone che si ammalavano di questa malattia morivano, in genere, entro poco tempo. Di conseguenza la scoperta dell’insulina, dovuta soprattutto alle ricerche del medico canadese Frederick Grant Banting, fu rivoluzionaria ed è paragonabile a quella degli antibiotici. A partire da quel momento, infatti, i pazienti diabetici poterono finalmente ricevere cure che li mantenessero in vita. Oggi ci sono persone che vivono da oltre 60 anni con il diabete e che, grazie all’insulina, possono condurre una vita indipendente e autodeterminata.
L’insulina è un ormone che, nelle persone sane, viene prodotto nel pancreas e svolge un ruolo decisivo per il metabolismo. Infatti, serve a trasportare nelle cellule lo zucchero assorbito durante la digestione e immesso nel sangue. Nelle cellule, le molecole di zucchero sono necessarie per ottenere energia. Senza insulina, lo zucchero resta nel sangue e viene a mancare nelle cellule.