Il Piano di Utilizzo dell’Arenile, il documento chiave che dà le regole su tutto ciò che riguarda le spiagge, è stato al centro dell’ultimo incontro tra il Comune di Ardea e la Regione Lazio. A darne notizia è il sindaco, Mario Savarese, che annuncia di aver trovato nella giunta Zingaretti una sinergia importante su come è stato pensato il nuovo PUA.
PUA, SINDACO DI ARDEA IN REGIONE: ASPETTATIVE IN LINEA CON IL NOSTRO PROGETTO
L’incontro con l’assessore allo Sviluppo economico della Regione, Paolo Orneli, e con la dirigente dell’area Economia del mare, Maria Grazia Iadarola, secondo il sindaco di Ardea è stato particolarmente proficuo.
“Un incontro estremamente interessante – lo ha definito Savarese – perché ha visto coincidere perfettamente le aspettative regionali e il progetto politico che abbiamo presentato”. Il primo cittadino ha poi elencato alcuni punti-chiave di quello che dovrebbe essere il futuro Piano di Utilizzo degli Arenili di Ardea.
SPIAGGE: IL COMUNE DI ARDEA VERSO IL NUOVO PUA
“Assoluto rispetto del limite del 50% di spiagge fruibili liberamente, concessioni per spiagge libere con servizi dotate di impianti poco impattanti con l’ambiente e di facile rimozione realizzate in materiali naturali e con caratteristiche eguali per tutti i siti, ripascimento delle dune, ma anche nuove infrastrutture quali parcheggi e una via litoranea ciclopedonale che attraversi in prossimità del mare l’intero litorale compreso tra i confini con i comuni limitrofi”.
Queste le caratteristiche che, a detta del sindaco, hanno trovato il favore della Regione Lazio. “Un progetto ambizioso che ha suscitato interesse ed entusiasmo nella dirigenza regionale”.
CONCESSIONI DEMANIALI ATTUALI VALIDE FINO AL 2023
Il piano non potrà non tenere conto delle ultime novità relative alle concessioni demaniali. Il Consiglio di Stato, il 9 novembre scorso, con due sentenze ha smontato le proroghe automatiche fino al 2033 previste dal governo italiano, stabilendo che le concessioni sulle spiagge devono essere assegnate tramite bandi di gara.
Va applicata la direttiva europea Bolkestein anche laddove qualche Comune abbia prorogato formalmente le concessioni demaniali. Il Consiglio di Stato ha “concesso” che queste siano valide esclusivamente fino al 31 dicembre 2023.