“Sono rimasto soddisfatto per come è andato l’evento con questa nuova versione 2021 che punta a maggiori successi negli anni a venire, grazie alla collaborazione nel progetto con l’associazione Fondarc di Velletri, di tutti quelli che hanno collaborato. L’unica assenza giustificata da impegni professionali è stata quella del tre volte premio Oscar Vittorio Storaro, che comunque è stato premiato nei giorni precedenti a Marino dove vive e abbiamo avuto la sua testimonianza con un video registrato”, ha detto l’ideatore del premio Fernando Mariani, attore e regista veliterno che con Patrizia Audino e Maura Dani, ha condotto la serata.
“Grazie a tutti quelli che hanno contribuito al successo della serata, riprende Mariani, in particolare oltre a Patrizia Audino e a Maura Dani che hanno presentato con me l’evento al direttore artistico, il maestro Claudio Maria Micheli, e al presidente della Fondarc Tullio Sorrentino. Ora siamo proiettati per nuovi successi per gli anni che verranno, sempre con l’intento di far crescere la manifestazione a livello nazionale e internazionale se ci riusciremo nel tempo”.
I premi della Torre del Trivio veliterna avvolta da una pellicola color oro, realizzata dall’orafo veliterno Ciro Del Ferraro, sono andati allo sceneggiatore premio Oscar Gianni Quaranta autore regista cinematografico, sceneggiatore e costumista, al regista Luca Verdone fratello del grande Carlo Verdone e cognato di Christian De Sica, all’attrice della Piovra e altri molti film di successo Simona Cavallari, ai direttori della fotografia Gianni Mammolotti, Gianlorenzo Battaglia, Franco Casagni direttore trucco ed effetti speciali, all’istruttore di cani cinematografici Massimo Perla, alla location manager Isabella Poli.
Premiato e applauditissimo anche Rino Barillari, il fotoreporter famoso nel mondo come “Il King dei Paparazzi” della dolce vita romana dei più grandi attori di Hollywood e che ha raccontato la storia della cronaca romana negli ultimi 50 anni che è stato premiato dal collega fotoreporter Luciano Sciurba, suo allievo preferito, a cui lui stesso e il famoso giornalista di cronaca rosa Salvatore Taverna, diedero venti anni fa il soprannome di “Barillari dei Castelli” quando iniziava a seguire Barillari nelle notti romane a caccia di vip.