Curioso che l’interrogazione vede tra i firmatari (17 senatori del Movimento 5 Stelle e uno di Liberi e Uguali) c’è anche Danilo Toninelli, ex ministro alle Infrastrutture che, evidentemente, quando era al governo poco o nulla ha potuto fare per queste due linee, con buona pace dei pendolari esasperati.
Secondo il rapporto Pendolaria 2021, la linea Roma-Nettuno è tra le più frequentate in Italia con 40.000 visitatori al giorno; “le tratte citate soffrono di grandi carenze strutturali e organizzative che ne riducono le potenzialità e ne scoraggiano l’utilizzo”, si legge nell’interrogazione, “incentivando l’uso dell’auto privata, contribuendo così al congestionamento delle vie Nettunense, Appia, Flacca e Pontina”.
La tratta Roma-Nettuno da Campoleone a Nettuno e la tratta Terracina-Priverno sono composte da un unico binario che impedisce un doppio transito e una frequenza di treni adeguata a soddisfare la domanda di mobilità. Dal 2012 la Terracina-Priverno è sostituita da un servizio navetta a causa di una frana”, mentre nel caso di interruzione delle linee Roma-Nettuno e Roma-Latina-Napoli, il servizio viene sostituito da navette non in grado di sopportare il carico di utenza”.
C’è poi il fenomeno del sovraffollamento dei vagoni, consueto “anche quando il servizio viene erogato normalmente”: “Per le stazioni da Latina a Roma e per le sue ramificazioni come la Nettuno-Roma le navette sostitutive percorrono il tracciato del treno con tempi di percorrenza molto lunghi che non si adattano alle esigenze di entrata al lavoro e a scuola rispettivamente di lavoratori e studenti”. Inoltre, “le fermate di Torricola e Pomezia sono state chiuse arrecando gravi disagi. In particolare, con riferimento alla fermata di Pomezia, quale centro industriale che ospita migliaia di lavoratori provenienti anche da Aprilia, Anzio e Nettuno, la sua chiusura li ha costretti a cambi estenuanti a Campoleone”. Infine, viene fatto evidenziare che “sull’unico binario della Roma-Nettuno non vengono più utilizzati treni ad 8 vagoni, aggravando ulteriormente la situazione di sovraffollamento dei treni”.
I 18 firmatari dell’interrogazione chiedono all’attuale ministro “quali iniziative stia mettendo in atto, per quanto di competenza, per superare i disagi mai risolti e quali iniziative di competenza intenda adottare per rendere il servizio efficiente e in grado di soddisfare la domanda di mobilità”.