L’altro defibrillatore acquistato sempre dal Comune sarà installato nel centro storico ed a breve saranno organizzati dei corsi all’uso del prezioso strumento salvavita per tutti gli operatori comunali, del museo e per gli agenti della polizia locale. “Stamattina è stata un occasione, oltre che per consegnare il defibrillatore, ha detto il primo cittadino nemese, anche per stabilire alcune iniziative comuni con il Museo delle Navi Romane di Caligola e la direzione locale e regionale del Mic, volte a rilanciare il turismo culturale, storico e archeologico della struttura e di tutta l’area adiacente. Nemi, dopo la capitale, era considerata la più importante località turistica, preferita dai più importanti imperatori romani”.
Molti reperti storici delle due navi “tempio” romane sono ancora visibili al Museo del lago, altri sono delle ricostruzioni in varie scale di quelle che sono state le navi di Caligola, l’imperatore romano Cesare Augusto Germanico, così chiamato per le sue particolari calzature, chiamate in questo modo dai suoi soldati. “Fino ai primi anni ’50 del ‘900, continua Bertucci, si era pensato che le navi appartenessero all’imperatore Tiberio Augusto, da qui il nome dato al lungolago, ad alcune pubblicazioni, scritti, canzoni romane. Ma poi negli anni ’50, dopo gli scavi e il prosciugamento del lago, voluto dal capo del governo di allora Benito Mussolini, furono rinvenuti alcuni grossi canali in piombo che portavano le acque sorgive sulle due navi tempio, con le scritte riferite a Cesare Augusto “Germanico”, appunto Caligola.
In poco tempo, così fu cambiata la storia della zona e riviste molte pubblicazioni che ne parlavano. Altri reperti originali delle navi romane sono custoditi ancora integri al Museo Romano di Palazzo Massimo, ma potrebbero presto tornare a Nemi, grazie ad un accordo tra il Comune e il Ministero della Cultura. Le navi e molti altri strumenti, purtroppo furono date alle fiamme nel 1944, durante le sanguinose battaglie delle truppe naziste contro le truppe alleate nella Seconda Guerra mondiale”.
“Caligola”, che ha regnato per soli 4 anni, dal 37 al 41 D.C. prendeva il suo nome dalla “piccola caliga”, la calzatura dei legionari romani, affettuoso soprannome datogli a Cesare Augusto Germanico, in giovane età dai soldati stessi del padre, ma che lui però secondo la storia romana, non voleva che si usasse. Caligola, nato come Gaio Giulio Cesare Germanico, era il terzo figlio di Agrippina maggiore e di Germanico Giulio Cesare, generale molto amato dal popolo romano. Nacque nato ad Anzio e morì giovane, ad appena 29 anni al quartiere Palatino di Roma, assassinato dai suoi nemici, era lo zio del sanguinario imperatore romano Nerone. L.S.