Perché? La Asl ha comunicato la presenza in quella scuola di un bambino affetto da favismo. Non è un’allergia, ma una forma di anemia ereditaria caratterizzata dalla carenza di un enzima detto glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD), espresso soprattutto nei globuli rossi. L’anemia determinata dalla carenza di tale enzima è detta emolitica in quanto i globuli rossi carenti vengono danneggiati e distrutti se esposti a infezioni o a diversi agenti come sostanze chimiche, farmaci o, appunto, alle fave.
Tali colture, finalizzate esclusivamente o prevalentemente a uso domestico, “non hanno alcuna incidenza sull’economia locale”, si legge nell’ordinanza. Peraltro, “l’esigenza di tutelare la salute pubblica, ancorché riferita a un solo soggetto, costituisce da sé interesse generale da soddisfare”.