Il poeta, scrittore e diarista ciampinese Natale Sciara, che compirà 80 anni il prossimo 25 dicembre, continua a togliersi ancora oggi enormi soddisfazioni, anche dopo 35 anni suonati di attività letteraria. Domenica 3 ottobre, infatti, ha ritirato una targa alla carriera durante la 33ᵃ edizione del premio “Venere Lavinia”, organizzata dallo Stabilimento “Roma” di Ardea. “Sono molto contento di questo premio – commenta –. Ho un forte legame con Tor San Lorenzo, perché da 41 anni vi trascorro l’estate e ho scritto più volte di quel territorio. Inoltre, sono molto amico dello storico di Ardea Giosuè Auletta e ho presentato, al museo ‘Giacomo Manzù’ di Ardea, il mio libro ‘Andando a capire’, scritto in occasione dei miei 70 anni”.
Martedì 5 ottobre, intanto, Natale Sciara è riuscito a ripartire con la sua rassegna culturale “I martedì della Pro Loco – Colloqui sulla contemporaneità”, giunta alla 26ᵃ stagione e la cui 25ᵃ si era interrotta a marzo 2020 con l’emergenza Covid. Due gli appuntamenti mensili, fino a maggio 2022, in cui intellettuali e professionisti offriranno i propri contributi in materia di letteratura, poesia, filosofia, musica e psicologia. “Oltre a questi incontri – ci ha confidato – faremo presentazioni di libri, con date e in luoghi da concordare con gli autori”.
Proseguendo, sono usciti “Ribollio poetico” e “Il sorriso dell’universo”, in cantiere da diverso tempo. La prima è un’opera contenente scritti poetici di varia natura e quasi tutti recenti, la seconda una testimonianza degli ultimi mesi vissuti dall’autore, resi difficili dalla broncopolmonite e da una trombosi che lo hanno colpito lo scorso dicembre. Problematiche da cui ha recuperato con fatica, ma ormai alle spalle.
Nonostante l’attuale momento d’oro, comunque, Natale Sciara confessa che il suo percorso non è stato facile. Pur avendo pubblicato otto libri sotto le varie amministrazioni di Ciampino e avendo avuto la soddisfazione di vedere i suoi versi nelle aiuole e nel Museo permanente del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare, nel corso degli anni non sempre ha incontrato una condivisione di vedute nel tessuto sociale e, a volte, politico della città, rispetto al suo impegno culturale: “Spesso ho dovuto faticare per suscitare interesse verso i contenuti sollevati di volta in volta – spiega –, promuovendo il confronto dialogico, la lettura e la poesia in uno stretto contatto con i cittadini. Non mi sono mai arreso. Oggi sono contento di vedere crescere a Ciampino una vivace comunità letteraria e posso sostenere di sentirmi realizzato, ringrazio questa città – conclude – che ha creduto in me e che, di fatto, mi ha dato tanto!”.
Luca Rossetti