Grande vittoria della coppia “nettunese” Vincenzo Albanesi e Francesco Ottolini al circolo della Pisana a Roma, conquistano il titolo regionale di doppio maschile del circuito Gazzetta TPRA Challenge, uno dei tornei più prestigiosi del circuito FIT TPRA, staccando il biglietto per le finali nazionali che si giocheranno il 23 e 24 ottobre al Foro Italico.
Vittoria meritata dalla coppia Albanesi/Ottolini che battono nella finalissima la coppia romana Claudio Viscardi e Antonio Balsamà con il punteggio di 6/3. Francesco Ottolini implacabile nei suoi colpi di potenza e precisione e Vincenzo Albanesi con i suoi “ricami” e cambi ritmo hanno fatto la differenza.
C’e soddisfazione da parte di Albanesi, che da quattro anni domina questo circuito FIT TPRA essendo uno dei più forti in Italia nel ranking: Si tratta del circuito mondiale di tennis amatoriale ma che funziona esattamente come quello professionistico. Negli ultimi mesi, a causa delle condizioni fisiche non buone, sta giocando principalmente il doppio con ottimi risultati: la vittoria del titolo regionale in coppia con Francesco Ottolini è un misto di esperienza, freschezza e potenza.
«La coppia con Francesco Ottolini per il master regionale nasce casualmente – spiega Vincenzo Albanesi – per una serie di circostanze, ma l’efficacia di un binomio “esperto”/”giovane” è stata una felice intuizione, ringrazio una persona che stimo molto e con la quale fa molto piacere condividere la vittoria, Lucio Sangermano compagno di tante battaglie in tanti doppi di qualificazione».
Vincenzo ci racconta del Tpra e del tennis con la situazione Covid. Ci eravamo lasciati a un Master AWT che si sarebbe dovuto giocare a Messina lo scorso anno.
«Partiamo per gradi racconta – noi tennisti siamo stati molto fortunati rispetto a tanti altri colleghi sportivi, in linea di massima a parte il periodo più intenso del Covid, abbiamo sempre giocato, rispettando le norme in vigore anti contagio. A Messina il master AWT lo hanno giocato dall’1 al 3 ottobre ma ho preferito non andare perché è il compleanno di mia moglie Sabrina che compie 50 anni e per cui la famiglia resta sempre davanti alla soddisfazione di poter portare a casa un eventuale titolo. Inoltre fisicamente non sto nelle condizioni ideali per andare. Peraltro solo due giocatori in Italia sono riusciti a qualificarsi in 4 master consecutivamente (Brescia, Capri, Milano e Messina) nella categoria Open e siamo io,l’Imperatore e Lugasi di Bologna».
Da quest’anno hai iniziato a giocare i doppi…
«È vero, si fa molta meno fatica e quando non sei messo bene fisicamente con dolori sempre più accentuati, è giusto ridimensionarsi, comunque anche nel doppio mi faccio rispettare e ci divertiamo».
Come nasce la vittoria nel master regionale di doppio Gazzetta con questo ragazzo?
«La scelta del compagno è stata del tuo occasionale, a me non piacciono alcune prese di posizione per cui, visto che tennisticamente non devo dimostrare niente a nessuno, mi sfiziano alcune opportunità. Francesco Ottolini è un giocatore giovane e forte, lo conosco da una vita, l’amicizia che lega lui a mio figlio ha fatto la differenza, c’è stata l’occasione e ce la siamo giocata. Ringrazio tantissimo Lucio Sangermano con cui ho condiviso tante battaglie tennistiche e metà della mia vittoria è assolutamente sua».
Dalle maglie si evince che fate parte di una squadra, l’Impero Albanesi
«L’impero Albanesi nasce da un idea di alcuni amici giocatori che hanno condiviso tante trasferte e tante cene, feeling giusto e tante risate, in un incontro a squadre dovevamo dare un nome e allora è uscito fuori “Impero Albanesi”, per notizia quel torneo a squadre a Latina lo vincemmo alla grande e da quel momento mi è rimasto il nome di Imperatore. Avevamo anche preparato la trasferta di Messina in un certo modo, ma le cose cambiano e forse è meglio così. L’Impero va avanti, pochi ma buoni».
Per il futuro?
«Non mi va tantissimo di giocare in questo periodo, il percorso nel Tpra mi ha fatto togliere tante soddisfazioni, ma è giusto lasciare spazio ad altri, io ora sono All Star, farò pochissimi tornei e proverò a qualificarmi per il prossimo master nel doppio. Sarà difficile ma ci proveremo».