ANNULLATA LA GARA D’APPALTO SUI RIFIUTI A POMEZIA: I MOTIVI
Il dirigente del settore Ambiente del Comune di Pomezia, nel disporre la non aggiudicazione dell’appalto rifiuti e l’annullamento della gara stessa, sottolinea tre motivazioni principali.
Una è strettamente relativa al costo del nuovo appalto, che secondo il dirigente non è conveniente per il Comune di Pomezia perché più oneroso, rispetto alla cifra attuale, di circa 1,5 milioni di euro: “aggiudicando l’appalto all’esito della gara appena espletata – si legge nella determina – il Comune verrebbe ad affrontare un costo annuale del servizio con un aumento dell’esborso pari ad € (8.126.149,26 – 7.930.711,00) = € 195.438,26 il quale, esteso agli otto anni oggetto di appalto, assomma ad € 1.563.506,08“. La somma di 7,93 milioni di euro sarebbe l’importo netto annuale del servizio ad oggi.
La seconda motivazione è che alla gara d’appalto hanno partecipato solo tre soggetti (oltre a Etambiente spa, anche Formula Ambiente spa – attuale gestore del servizio a Pomezia – e Teknoservice srl), “quindi – scrive il dirigente – con una concorrenzialità minima”. La società fiorentina aveva vinto la gara indetta da Pomezia con un ribasso del 7,14%.
Il terzo motivo, più articolato, richiama un decreto legislativo di settembre 2020 (quindi successivo di alcuni mesi rispetto a quando è stata pubblicata la gara d’appalto sulla nettezza urbana) che ha modificato il modello di gestione dei rifiuti e la definizione stessa di “rifiuto urbano”.
Nel decreto, spiega il dirigente è prevista inoltre “l’introduzione della possibilità per le utenze non domestiche di conferire al di fuori del servizio pubblico i propri rifiuti urbani previa dimostrazione di averli avviati al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l’attività di recupero dei rifiuti stessi. L’opzione per la gestione pubblica è vincolante per almeno 5 anni, senza eccezioni”.
“Il capitolato speciale d’appalto – conclude l’ingegner Renato Curci, dirigente pometino – non tiene evidentemente conto del D.Lgs. 116/2020, intervenuto circa tre mesi dopo l’avvio delle operazioni di gara, per cui la circostanza che il territorio di Pomezia è fortemente caratterizzato dalla presenza di attività commerciali e industriali, a fronte della modifica della disciplina dell’assimilabilità dei rifiuti a quelli urbani, inciderà notevolmente sull’appalto in sede di applicazione della nuova normativa”.
TUTTO DA RIFARE
C’è da aspettarsi che la società che ha vinto l’ultimo appalto rifiuti di Pomezia non prenderà di buon grado la decisione dell’ufficio Ambiente, ed ha tempo 60 giorni per fare ricorso. Nel frattempo, però, il dirigente comunale ha stabilito che sarà redatto un nuovo capitolato d’appalto per la nettezza urbana, che dovrà tener conto della recente normativa in materia di rifiuti.
M.Z.