Era stato ricoverato già a fine agosto all’ospedale dei Castelli in condizioni serie, positivo al covid con complicazioni polmonari. Da quanto raccontano i familiari, i conoscenti, gli amici e i tanti colleghi presenti, si era anche vaccinato a Ponza nel mese di agosto con una dose di Johnson & Johnson.
Aveva contratto il virus probabilmente durante uno dei tanti soccorsi sulle ambulanze e automediche della “Formia Soccorso” dove ha lavorato fino a a metà agosto prima di ammalarsi, faceva soccorsi su tutto il litorale pontino e romano, ultimamente era in servizio alla postazione di Ostia, come automedica spot del 118.
Alle esequie di oggi una grande folla, composta da tanti amici, colleghi, la Polizia locale di Albano a scortare il feretro, arrivato dal Gemelli in piazza Mazzini alle 14.45, accolto dalla mamma Silvana, dal fratello Gianpaolo e dalla compagna Martina, incinta di alcuni mesi, straziati dal dolore, erano da poco andati a vivere insieme a Cecchina.
Presente anche il sindaco Massimiliano Borelli, accompagnato da altri amministratori e consiglieri comunali di Albano e dal presidente del consiglio Nicola Marini. La protezione civile ha partecipato al corteo da piazza Mazzini al Duomo di San Pancrazio, lungo il corso principale, con la moto, guidata dal responsabile Mauro De Rossi, che le era stata donata nel 2012, proprio dalla famiglia Piegari, noti dentisti di Albano, con lo studio in piazza Mazzini. Donazione fatta dopo la morte del padre di Gigi, il medico dentista di piazza Mazzini, Gianluigi Piegari – si chiamavano con lo stesso nome – per ricordarlo a dieci anni dalla sua morte. Decesso avvenuto nell’estate del 2011 a Sala Consilina, in provincia di Salerno, dopo essere stato travolto in moto da un camion, mentre rientrava ai Castelli da solo nei pressi di una galleria.
Oggi alle esequie, centinaia di persone, medici, infermieri, soccorritori, gente comune, amici, parenti, conoscenti, pazienti dell’apprezzato studio dentistico di Albano dei genitori, ancora gestito dalla mamma Silvana. Presenti anche i vigili del fuoco di Marino 15A, tanti colleghi del 118 del litorale e provincia di Latina, ma anche da Anzio, Nettuno, Roma, Castelli Romani, Ostia, Pomezia e Ardea.
Il feretro al termine delle esequie è stato portato dal carro funebre al cimitero di Albano per la tumulazione nella tomba di famiglia. Prima della messa, nel piazzale del Duomo di Albano, il ricordo dei colleghi e degli amici, che lo hanno ricordato come una persona generosa, altruista, sempre allegro e disponibile che amava in maniera viscerale il suo lavoro i suoi pazienti, i suoi colleghi, ” Non un Doc” ma “Il Doc” recitava uno striscione davanti al duomo affisso dai suoi amici e colleghi del soccorso.
L’intervento del sindaco di Albano Massimiliano Borelli in chiesa ha concluso la celebrazione del funerale, come da volontà della famiglia. Il primo cittadino ha ricordato il medico di Albano come «un grande esempio di impegno e lotta contro la pandemia, dove ancora tutti siamo impegnati, e non dovremmo mai abbassare la guardia e dire è andato o andrà tutto bene, in quanto ancora, nonostante le cure, i vaccini, i passi avanti fatti con la ricerca e la scienza medica, siamo ancora tutti a rischio e implicati nella terribile pandemia e non è siamo affatto fuori, come dimostra questa tragedia«.
Domani il ricordo di Gianluigi Andrea detto Gigi, all’Ospedale dei Castelli nel piazzale del grande parcheggio, con il concerto in suo onore, voluto dalla direzione generale della Asl Roma 6 e dall’assessorato alla salute Lazio.