“L’istituto di Velletri ha una carenza di personale molto elevata, quasi 100 unità e che vi sono servizi che vanno a gravare sul personale a discapito dei diritti”, spiega il segretario generale Massimo Costantino.
“Da segnalare che mancano, tra l’altro, sia sottufficiali nel ruolo degli ispettori ed sovrintendente, oltre ai dirigenti del corpo polizia penitenziaria rispetto alla pianta organica prevista. Vi sono molti posti di servizio ma non vi è il numero necessario del personale per occuparli. Questa situazione produce accorpamenti di posti e sovraccarico per l’esiguo personale presente”.
E ancora: “Abbiamo avuto modo di verificare che vi è un piantonamento in carico all’istituto da più di 6 mesi per un detenuto ricoverato presso il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura e questo non può essere accettabile. Va ricordato che l’istituto ospita detenuti per ordine e sicurezza e ciò crea solo criticità”.
Per la Fns Cisl Lazio occorre “più attenzione per il carcere di Velletri, perché alcune unità di personale inviate mediante la mobilità nazionale non metterà mai piedi in tale sede perché provenienti da altre realtà , quali Gruppo operativo mobile”.
Occorre inoltre risolvere una volta per tutte “la problematica dei detenuti psichiatrici perché se permane il problema a farne le spese sono solo il personale di polizia penitenziaria e anche la stessa amministrazione penitenziaria per un problema non proprio ma delle Asl. I detenuti vanno curati in luoghi esterni idonei e non nel carcere”.
Nonostante “grave criticità e carenze, la Polizia penitenziaria opera con spirito di abnegazionee professionalità al proprio compito a cui va un plauso”.