Nemi, il sindaco Alberto Bertucci e il presidente della Coldiretti Lazio David Granieri hanno partecipato all’iniziativa degli Oscar Green presso lo specchio lacustre ittico “Catarci”.
«Il tema di quest’anno 2021 relativo agli Oscar Green – ha detto David Granieri – è stato relativo alla sfida alla pandemia, che ha messo in evidenza particolari capacità dei giovani di trasformare un problema in un’opportunità».
I progetti presentati dalle 39 aziende che hanno partecipato da tutta la Regione Lazio si sono sviluppati intorno alle difficoltà che la pandemia ha causato alle imprese e alla possibilità di trasformare i problemi in un’opportunità. Per sei di loro si sono aperte le porte della finale, che si è tenuta a Genzano, presso una azienda agricola ricettiva.
In mattinata alcuni sub volontari dei Castelli Romani hanno riportato in superficie le bottiglie di vino Roma doc dedicato all’imperatore Caligola dal lago di Nemi, dove erano state messe ad affinare per un anno. Un progetto, questo, tra quelli premiati agli Oscar Green 2020, che lo scorso anno si sono svolti al Castello Orsini di Nerola. Ieri in tarda mattinata si è tenuto anche un incontro sul tema “Cambiamenti climatici e agricoltura sostenibile”, che ha coinvolto i responsabili di Coldiretti, Giovani Impresa e Anbi Lazio.
Sei le categorie in gara. “Noi per il sociale” e “Campagna Amica” sono state le più partecipate tra quelle previste dal concorso, che comprende anche “Creatività”, “Sostenibilità e Transizione Ecologica”, “Fare Rete” e “Impresa Digitale”.
L’età media dei partecipanti è di 30 anni, ma tra loro ci sono anche giovanissimi di 20 anni. Molti sono alla prima esperienza e non hanno alle spalle l’azienda di famiglia, ma hanno deciso di investire con le proprie forze e la propria energia in questo settore. Tra le trentanove aziende in concorso, dieci hanno partecipato da Roma e dalla provincia, Civitavecchia, Bracciano, Cerveteri, Genazzano, Genzano, Palombara Sabina, Mentana e Montelibretti. Cinque i giovani di Latina e provincia: Minturno, Aprilia, Pontinia e Cisterna di Latina.
«Questi giovani green rappresentano il nostro futuro – ha concluso Granieri – e proprio per questo devono essere sostenuti anche finanziariamente. Il loro apporto è fondamentale in un settore come quello agricolo e agroalimentare che ha bisogno di sperimentare continuamente nuove sfide anche nel campo dell’innovazione. C’è un piccolo esercito di under 35 a capo di imprese e non possiamo lasciarli soli, soprattutto in un momento così difficile per tutti, ma dobbiamo favorire l’ingresso di nuovi giovani imprenditori agricoli».
Imprese guidate da giovani che nel Lazio sono cresciute del 10% rispetto a cinque anni fa. Un dato che va in controtendenza con l’andamento generale del 2020 e la crisi provocata dall’emergenza Covid. Molti tra i 39 partecipanti hanno deciso di sfruttare tutti gli strumenti possibili per potenziare le loro aziende e non arrendersi alle difficoltà determinate dalle chiusure imposte dalla pandemia. C’è chi si è lanciato in una nuova attività in piena emergenza sanitaria o chi ha deciso di trasformare la propria passione per l’agricoltura in un lavoro vero e proprio, perché un lavoro purtroppo non ce l’aveva più a causa dell’emergenza sanitaria.
Ad aprire la tavola rotonda, sul tema “Cambiamenti climatici e Agricoltura sostenibile”, è stato il delegato regionale di Giovani Impresa Lazio, Danilo Scenna, che è anche viticoltore biodinamico. Tra i relatori il direttore di Anbi Lazio, Andrea Renna, che ha affrontato il tema della “Gestione e risparmio delle risorse idriche”. Di agricoltura sostenibile ha parlato il responsabile di Coldiretti Produttori Biologici, Francesco Giardina, mentre le conclusioni sono state affidate alla delegata Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Veronica Barbati. A coordinare i lavori, Stefano Leporati, segretario Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa. Alle 12.30 la premiazione finale con il vice presidente Nazionale di Coldiretti, David Granieri, che guida anche la federazione regionale Lazio. E’ intervenuto anche il noto e apprezzato sommelier veliterno Fabio Ciarla, che collabora con la Fisar in molte iniziative locali, regionali e nazionali, con le maggiori aziende vinicole italiane e straniere del territorio regionale.