Anteprima con visita guidata all’area archeologica del Mitreo, per gli organi di informazione accreditati, alla presenza del sindaco Carlo Colizza, della dirigente dell’area lavori pubblici Ludovica Iarussi, della progettista dei lavori di allestimento durati alcuni mesi, architetto Emanuela Todini, della funzionaria ai beni culturali di zona (del Ministero della Cultura) Gabriella Serio e di Loredana Luvidi (del Cnr Roma) responsabile scientifico per la diagnostica e il monitoraggio microclimatico della location del Mitreo. Presenti un gruppo di giornalisti delle più autorevoli testate nazionali e internazionali, specializzate in arte, storia antica e cultura. Così ieri mattina dopo la conferenza di presentazione al Museo Mastroianni, diretto da Alessandro Bedetti, si sono aperte per la prima volta, alla stampa (poi dal 26 settembre al pubblico nel weekend con prenotazioni online contingentate) dopo il restauro, le porte dell’area archeologica del Mitreo, dove all’interno della lunga volta della cisterna romana scavata nelle grotte del centro storico marinese si trova la raffigurazione del dio Mitra nell’atto di uccidere il toro. In un affresco molto ben conservato risalente ad alcuni anni dopo Cristo. Fu rinvenuto nell’inverno del 1963, in una cantina di via Borgo Stazione 12, a ridosso del centro storico marinese, dall’allora capo stazione ferroviaria del vicino scalo Domenico Zoffoli, nonno materno, tra l’altro dell’attuale sindaco Carlo Colizza, che oltre che capo stazione, era anche un esperto vignaiolo con tanto di cantina in grotta. “Il giorno dopo, nei primi giorni di febbraio del 1963, di questa importante scoperta, ha detto durante la conferenza stampa l’archeologa Gabriella Serio, funzionaria di zona per il Micbat, uscì un ampio articolo sul quotidiano romano Il Messaggero, il servizio uscì in esclusiva a pagina 3 del nazionale e fece conoscere al mondo intero l’esistenza del terzo Mitreo originale italiano, dopo quello di Santa Maria Capua Vetere (Napoli ) e di palazzo Barberini a Roma, una cosa veramente di una importanza mondiale senza precedenti per il territorio nazionale e internazionale”.
Ieri la riapertura ufficiale in anteprima, con le autorità comunali, il sindaco Carlo Colizza, molti esperti di storia antica e archeologia, giornalisti di varie testate locali, nazionali ed estere, lo staff di lavoro del comune e le tre intraprendenti e preparate donne (in foto sopra) che hanno lavorato al progetto di sistemazione dell’area risalente ai primi anni dopo Cristo, probabilmente facente parte di una antica Villa Romana. Il 23 settembre ci sarà il convegno al Museo Mastroianni con la partecipazione di grandi esperti archeologi e di storia antica. Nella foto sopra da sinistra : Emanuela Todini (architetto-progettista) Gabriella Serio (funzionaria beni culturali e archeologici del Ministero della cultura) e Loredana Luvidi (del Cnr-Ispc-istituto di Scienze del Patrimonio Culturale). L.S.