IL SINDACO SAVARESE
“L’inibizione all’uso dell’acqua per uso umano nell’abitazione di un cittadino di Villaggio Ardeatino che ho emesso con ordinanza questa mattina – scrive il sindacxo – denuncia TRACCE di dicloropropano e NON 1,2 microgrammi per litro della sostanza come erroneamente indicato dai media. Una quantità talmente bassa da non essere determinabile apparentemente e per questo chiederò delucidazioni alla ASL ROMA 6 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione. E’ in via precauzionale che ho emesso l’ordinanza.
Anche la presenza di enterococchi e coliformi nella quantità di 1 MPN/100 ml è la minima riscontrabile pertanto, prima di lanciare inutili allarmismi, prego i cittadini di attendere i chiarimenti che chiederò con procedura d’urgenza al Dipartimento. L’equivoco nasce dal fatto che la dicitura “1,2 Dicloropropano” è stato interpretato come la quantità in microgrammi litro misurata mentre invece lo “1,2” fa parte del nome che identifica la sostanza che esiste anche nella forma “2,2 dicloropropano”. Si tratta comunque di sostanze altamente tossiche che devono essere assenti dall’acqua potabile se non nei limiti di 0,15 microgrammi/litro.tratto da: RIVISTA DI TOSSICOLOGIA SPERIMENTALE E CLINICA
Titolo: Metabolismo e tossicità dell’1,2-dicloropropano
Autori: TREVISAN, ANDREA.
“L’1,2-dicloropropano (1,2 D) è un solvente frequentemente contenuto negli smacchiatori ed è il principale imputato dei gravi quadri tossicologici, talora mortali, riscontrati. Sempre più frequente appare l’utilizzo anche in campo industriale, prevalentemente nei prodotti per verniciatura, in particolare diluenti nitro e smalti. E’ ben nota l’importante tossicità epatorenale; recentemente sono state individuate nell’uomo una sindrome emolitica ed una sindrome da coagulazione intravascolare disseminata…”
INDIVIDUATE IL RESPONSABILE DELL’INQUINAMENTO.
CITTADINI IN VISITA DAL SINDACO SAVARESE
L’associazione Salute Ambiente di Albano nella giornata di ieri, 20 settembre, ha chiesto all’Ufficio Rifiuti Lazio, all’Arpa Lazio e ai sindaci di Ardea ed Albano di individuare il responsabile dell’inquinamento. Quest’oggi, i residenti del Villaggio Ardeatino hanno preannunciato l’intenzione di recarsi in Comune dal sindaco di Ardea per una interlocuziuone diretta.