La Asl Roma 6 ed il comune di Ardea hanno chiuso stamattina 20 settembre un pozzo al servizio di una abitazione privata di Ardea situata in via Rocca di Papa (quindi circa 500 metri a valle dal VII invaso della discarica di Albano) poiché hanno rinvenuto nell’acqua prelevata al suo interno enterococchi e batteri coliformi (ossia residui fognari) ben sopra i limiti di legge, ma soprattutto il Dicloro-Propano (composto chimico generalmente associato alle discariche ed al trattamento dei rifiuti indifferenziati) in valori di concentrazione pari a 1,2 Ug/l contro il limite fissato a 0,15 Ug/l, quindi circa l’800% in più del limite massimo fissato dalle norme di legge nazionali. Il 9 settembre scorso l’Arpa Lazio (Agenzia Regionale di Protezione Ambientale) ha rinvenuto lo stesso inquinante, il dicloro-popano, anche nel pozzo F1bis dell’immondezzaio, vale a dire nell’unico pozzo (tra quelli fino ad ora analizzati) situato a valle del VII invaso della discarica: il prelievo di acqua nel pozzo F1bis era stato effettuato dai tecnici regionali il 19 agosto. Il sito industriale, lo ricordiamo, è di proprietà del Gruppo industriale riconducibile a Manlio Cerroni, imprenditore del settore rifiuti che anziché chiuderlo per sempre sta cercando di ampliarlo, e costruire al suo interno anche un maxi biogas da 80mila tonnellate all’anno di immondizia proveniente da mezzo Lazio. La discarica era chiusa da oltre 5 anni ma è stata riaperta al servizio di Roma Capitale dallo scorso 2 agosto. L’ordinanza di chiusura del pozzo di stamattina è la n. 179. È stata firmata da Mario Savarese, primo cittadino di Ardea e si basa sulle analisi e prelievi Asl Roma 6 del 5 agosto scorso.
VILLAGGIO ARDEATINO SENZA ACQUEDOTTO, I CITTADINI
PRELEVANO ACQUA POTABILE DALLA STESSA FALDA DEL VII INVASO
Nel quartiere di Ardea-Villaggio Ardeatino (situato a circa 150 metri a valle del VII invaso della discarica di ALbano) si trovano circa 100 abitazioni e 350 residenti tutti privi dell’acquedotto pubblico e delle fogne, quindi costretti ad utilizzare per mangiare e lavarsi pozzi che attingono acqua dalla stessa falda idrica sui cui è situato il VII invaso della discarica di Albano.
Articolo in aggiornamento.