Un delfino lungo quasi tre metri è stato trovato spiaggiato sulla spiaggia di marina di Tor San Lorenzo, ad Ardea, altezza viale Lazio. È accaduto nella giornata di ieri. L’animale era in avanzato stato di decomposizione.
Dopo che la segnalazione è arrivata alla polizia locale di Ardea e alla Asl Roma 6, il veterinario, dottor Luigi De Gregorio, ha chiesto l’intervento del biologo marino esperto di cetacei Valerio Manfrini, che collabora con la Capitaneria di Porto di Torvaianica.
«Si tratta di un maschio adulto di tursiope (Tursiops truncatus) di 291 cm di lunghezza – spiega Manfrini a ilCaffè.tv – L’avanzato stato di decomposizione dell’esemplare non consente di risalire alla causa o alle cause del decesso e verrà rimosso da una ditta autorizzata».
«In generale le cause principali di morte di questi animali sono: l’inquinamento chimico e acustico delle acque, le attività umane (attrezzi da pesca, traffico navale, rifiuti abbandonati in mare, ecc.), virus e altri agenti patogeni e moltre altre ancora. Esistono anche cause naturali come la predazione, la vecchiaia o problemi congeniti, cioè presenti fin dalla nascita».
Il tursiope è molto comune nel bacino del Mediterraneo e a livello globale. «Dall’inizio dell’anno a oggi sono 13 gli esemplari di cetacei spiaggiati lungo la costa laziale – afferma il biologo Valerio Manfrini, intervenuto ad Ardea – Di questi la quasi totalità dei casi è rappresentata dal tursiope. Questo numero è assolutamente in linea con gli ultimi anni, considerando lo stesso intervallo di tempo, perciò questo evento di spiaggiamento rientra nella casistica normale».