Scaduti i sei mesi di custodia cautelare, sono stati rimessi in libertà l’ex custode del cimitero di Sezze e il funzionario comunale arrestati il 18 marzo nell’ambito dell’inchiesta dei carabinieri sulla gestione dei servizi cimiteriali. Uno scandalo talmente devastante che ha portato alle dimissioni dell’amministrazione comunale di Sezze.
Secondo gli elementi raccolti dagli investigatori il custode induceva i privati a versare somme di denaro per assicurare una sepoltura ai propri cari, aiutato dal dipendente comunale che si doveva occupare delle pratiche di assegnazione dei loculi, a sepoltura già realizzata. È emerso anche il trasferimento delle salme che venivano mischiate ai resti di altre tombe, per consentire la costruzione di nuove sepolture.