Il progetto del maxi biogas da 80mila tonnellate all’anno di rifiuti umidi che la società Colle Verde vorrebbe realizzare la discarica di Albano sta facendo arrabbiare non poco i cittadini dell’associazione Salute Ambiente Albano. “ð —¦ð ˜ð —®ð —ºð —®ð ˜ð ˜ð —¶ð —»ð —® – riporta una corposa nota stampa giunta in redaizone – 𠗮𠗯𠗯𠗶𠗮𠗺𠗼 𠗽𠗿𠗲𠘀𠗲𠗻ð ˜ð —®ð ˜ð —¼ a Vito Consoli, Wanda D’Ercole e Fernando Oliveri (Ufficio Rifiuti Lazio) una 𠗜𠗦𠗧𠗔𠗡ð —ð —” ð —™ð —¢ð —¥ð — ð —”ð —Ÿð —˜ con la quale chiediamo di 𠗥𠗜𠗖𠗢𠗡𠗦𠗜𠗗𠗘𠗥𠗔𠗥𠗘 ð —¶ ð ˜ð —²ð —ºð —½ð —¶ 𠗱𠗶 𠗮𠘃𠘃𠗶𠗼 𠗱𠗲𠗹𠗹𠗮 𠗽𠗿𠗼𠗰𠗲𠗱𠘂𠗿𠗮 𠗮𠗺𠗺𠗶𠗻𠗶𠘀ð ˜ð —¿ð —®ð ˜ð —¶ð ˜ƒð —® per la costruzione all’interno della discarica di Albano del maxi-biogas da 80mila tonnellate l’anno, visto che la legge impone 𠗧𠗥𠗔𠗦𠗣𠗔𠗥𠗘𠗡ð —ð —”, 𠗢𠗕𠗕𠗟𠗜𠗚𠗛𠗜 ð ——ð —œ 𠗖𠗢𠗡𠗦𠗨𠗟𠗧𠗔ð —𠗜𠗢𠗡𠗘 𠗔𠗟 𠗣𠗨𠗕𠗕𠗟𠗜𠗖𠗢, 𠗣𠗨𠗕𠗕𠗟𠗜𠗖𠗔ð —𠗜𠗢𠗡𠗘 𠗦𠗨𠗜 𠗦𠗜𠗧𠗜 𠗜𠗡𠗧𠗘𠗥𠗡𠗘𠗧 𠗗𠗘𠗟 𠗣𠗥𠗢𠗚𠗘𠗧𠗧𠗢 anche nel caso di Autorizzazione Unica Regionale (art 26 bis, 27 e 27 bis della legge 152/2006), ossia la procedura invocata dai pappagalli del Gruppo Cerroni! La procedura amministrativa – lo ricordiamo – è partita formalmente il 27 luglio scorso ad opera dell’Ufficio Rifiuti Lazio, su richiesta della società Colle Verde (due le lettere, del 14 e 22 luglio), nel SILENZIO TOMBALE di Città Metropolitana di Roma e comuni di Albano, Ardea, Ariccia e Aprilia; il 3 settembre si è già tenuta la prima Conferenza dei Servizi. L’Ufficio Rifiuti Lazio non ha consentito a cittadini, associazioni e comitati territoriali di conoscere e valutare per tempo l’avvio del procedimento amministrativo, nonché il progetto preliminare del maxi-biogas, che non è mai stato pubblicato sul sito internet della Regione Lazio, né tantomeno sugli albi pretori dei comuni di Albano, Ardea, Ariccia e Aprilia. Nonostante la discarica di Albano sia sotto gli occhi dell’opinione pubblica e della stampa nazionale da 2 mesi, abbiamo appreso dell’avvio dell’iter solo per caso! Poi abbiamo ricordato a Consoli, D’Ercole e Olivieri che sull’Autorizzazione A.I.A B-3695 (e quindi sulla voltura da Pontina Ambiente a Colle Verde del 31 ottobre 2019) grava una 𠗜𠗡𠗧𠗘𠗥𠗗𠗜𠗧𠗧𠗜𠗩𠗔 ð —”ð —¡ð —§ð —œð — ð —”ð —™ð —œð —” confermata da vari gradi di giudizio; che l’A.I.A. non è mai stata aggiornata e revisionata e il numero dei pozzi-spia in discarica CONTINUA AD ESSERE INCERTO (sono 4, sono 9?) con i dirigenti dell’Arpa Lazio che continuano a fare i pesci in barile! Infine, abbiamo ricordato a Consoli, D’Ercole e Olivieri che 3000 cittadini e 18 tra associazioni e comitati gli hanno inviato ben 5 volte via PEC una richiesta formale di 𠗥𠗘𠗩𠗢𠗖𠗔 𠗗𠗘𠗟𠗟𠗘 𠗔𠗨𠗧𠗢𠗥𠗜ð —ð —ð —”ð —𠗜𠗢𠗡𠗜 ð —˜ 𠗩𠗢𠗟𠗧𠗨𠗥𠗘 𠗖𠗛𠗘 𠗛𠗔𠗡𠗡𠗢 ð —£ð —˜ð —¥ð — ð —˜ð —¦ð —¦ð —¢ 𠗜𠗟 𠗥𠗜𠗔𠗩𠗩𠗜𠗢 𠗗𠗘𠗟𠗟𠗔 𠗗𠗜𠗦𠗖𠗔𠗥𠗜𠗖𠗔, a cui non si sono mai degnati nemmeno di rispondere”.