Si è tenuta nella giornata di ieri una conferenza stampa nel point elettorale di Annalisa Muzio, teatro dell’aggressione avvenuta alcune ore prima ai danni del candidato consigliere Massimo Gibbini. Secondo quanto ricostruito sarebbe stato avvicinato da due sconosciuti in motorino che gli avrebbero detto «Scusa dobbiamo chiederti una cosa». A quel punto avrebbero tirato fuori il taglierino per sfregiarlo in viso, sulla guancia appena sotto l’occhio. Prima di andare via i due avrebbero urlato anche «A casa merde». Nel pomeriggio di ieri si è anche svolto in Prefettura il comitato per l’ordine e la sicurezza, richiesto dalla candidata Sindaco Annalisa Muzio. Le indagini sono in mano a Polizia di Stato e Digos, che visioneranno le telecamere di videosorveglianza presenti davanti al point elettorale. A ricostruire quanto accaduto è stata proprio Muzio: «Ha aperto il point, è entrato dentro, è uscito a fumare una sigaretta e sono arrivati questi due ragazzi. Quando ha visto i due ragazzi che si sono avvicinati dicendo che dovevano dirgli una cosa si è avvicinato e non ha avuto modo di difendersi perché erano pronti con un coltello per poi andare via dicendo “Andate via merde”. Io questo l’ho detto anche al Prefetto. Le forze dell’ordine hanno garantito che monitoreranno il territorio in maniera ancora più forte e hanno chiesto che tutti i candidati utilizzino un modo di fare campagna elettorale sereno. Io personalmente ho subito da scherni su Facebook a quelli sui manifesti e minacce telefoniche non denunciate, che da oggi lo sono state». Muzio ha anche ricordato gli episodi noti alle cronache in cui ignoti hanno più volte appiccato incendi alla sua auto risalenti allo scorso anno «quando inaugurai il sindacato balneari a Latina. Quando capitano le cose a te stesso tendi a sottovalutarle, oggi ho dovuto assumermi la responsabilità di un gruppo e questo mi ha spinto a chiedere aiuto».
14/09/2021