Quindi una intera comunità, stasera domenica 25 luglio ore 21, si riunirà in piazza Mazzini, ad Albano, a prescindere dalla proprie ideologie politiche, per chiedere di fermare questa iniziativa ritenuta aberrante. A questa variegata comunità civica e politica, si aggiunge ora anche il popolo dei fedeli delle due parrocchie guidate da don Antonio Salimbeni.
“Cari fratelli e sorelle – riporta la lettera aperta di don Antonio – come tutti voi, ho appreso con grande preoccupazione delle ordinanze di riapertura della discarica di Roncigliano. E’ un problema che mi tocca nel profondo come pastore, perché riguarda non soltanto, nello specifico, il territorio e l’ambiente, ma anche la vita umana e la dignità della persona. La riapertura e il conseguente sversamento di centinaia di tonnellate di rifiuti, che neanche provengono dai nostri Comuni limitrofi, ma dalla città di Roma, mette in serio pericolo la tenuta di terreni circostanti, molto spesso coltivati da produttori di generi alimentari i quali poi ritroviamo nei negozi e sui banchi dei mercati locali, rischiando di rovinare la loro attività economica e , soprattutto, di avvelenare ciò che mangiamo, e anche di inquinare le falde acquifere, da cui molti di noi ricevono l’acqua potabile nelle proprie case. Per non parlare poi, delle emissioni e degli odori che rendono l’aria irrespirabile e costringono, anche d’estate, a chiudere le finestre e soffrire il caldo. Ricordiamo poi che le Autorità sanitarie, nella precedente stagione di funzionamento della discarica, hanno rilevato l’aumento esponenziale di tumori e neoplasie nelle persone che abitavano nei pressi dell’impianto. Carissimi, proprio per questo ho sentito il dovere di rivolgere l’appello che è stato pubblicato sui locali organi di informazione e di parlarvi oggi a cuore aperto. La Chiesa, con i suoi pastori, ha il compito, come ci ricorda papa Francesco, di essere sempre presente, con la parola, ma soprattutto con le azioni concrete, laddove la dignità dell’essere umano, immenso dono di Dio, che ci ha creati a Sua immagine e somiglianza, viene messa da parte, limitata, non rispettata, calpestata.
Questa decisione grave, anzi, fatemelo dire con parole forti, scellerata, contribuisce a degradare la salute e il futuro di chi vive in questo territorio, contravvenendo a quanto il Signore vuole che noi facciamo: custodire e proteggere l’ambiente, il pianeta Terra, la nostra casa comune, per tutelare il più grande dono che Egli ci ha fatto, cioè la nostra vita e quella dei nostri fratelli. Carissimo popolo santo di Dio, vi chiedo quindi di essere vigili e di partecipare a quei momenti di incontro e mobilitazione che servono per fare capire ai responsabili di queste scelte l’errore che hanno commesso e di tornare sui propri passi, perché non vi è bene più prezioso, bene più grande, che la vita dell’uomo, donata dalla immensa bontà di Dio. La prima occasione si avrà proprio questa domenica, 25 luglio, alle ore 21:00, in piazza Mazzini ad Albano. Solamente insieme, uniti, possiamo realizzare quanto di meglio per la nostra comunità. Di cuore Vi benedico. Don Antonio”.