Il provvedimento è stato adottato sulla base dei risultati delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma ed eseguita dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, avente ad oggetto due richieste di dispositivi sanitari avanzate alla WINNER ITALIA, nel marzo 2020, dal Dipartimento della Protezione Civile (poi gestite dal Commissario Straordinario per l’emergenza COVID-19).
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MASCHERINE GENERICHE, NON CHIRURGICHE
A fronte di ordinativi relativi a “mascherine chirurgiche” – intese come dispositivi medici – la società ha fornito 6.612.000 “mascherine filtranti 3 veli con elastici”, classificabili, invece, come “mascherine generiche”, che sono poi state distribuite ai vari Dipartimenti Regionali di Protezione Civile.
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IL SEQUESTRO PREVENTIVO
Avuta contezza dell’evidente difformità tra il prodotto consegnato e quello richiesto contrattualmente e a seguito di richieste di chiarimenti formulate dalla parte pubblica, il rappresentante legale della società, indagato per l’ipotesi di reato di frode nelle pubbliche forniture (art. 356 c.p.), ha tentato, in sede esecutiva, di dissimulare la diversità del prodotto fornito, anche richiedendo – solo successivamente e sfruttando la possibilità prevista dalla normativa emergenziale nel frattempo emanata – la validazione ai fini della commercializzazione, con istanza di valutazione in deroga all’Istituto Superiore di Sanità.
Considerato che il prezzo di vendita era stato concordato con riguardo a un prodotto che avrebbe dovuto avere caratteristiche diverse, con conseguente danno patrimoniale arrecato alla Pubblica Amministrazione, è stato disposto il sequestro di somme pari all’intero importo pagato alla WINNER ITALIA, quale profitto del reato allo stato contestato.