“Ogni giorno è la stessa storia, da metà pomeriggio fino alla tarda mattinata del giorno successivo, siamo a secco e diventano insufficienti anche i serbatoi con cui ci siamo muniti: stare una media di 12-16 ore senz’acqua o con una pressione bassissima e diffusa, non ci permette di riempire le scorte. Siamo esausti. L’acqua è un diritto. La via è abitata da persone, esseri umani, anziani e bambini. Il disinteresse di chi dovrebbe tutelare e garantire l’erogazione di un servizio, è vergognoso”. I residenti sono anche scesi in strada il fine settimana scorso, quando per quasi 24 ore tutte le residenze della via sono rimaste a secco.
“L’esposto è stato inviato anche alla Corte dei Conti, in quanto si ravvisa il disservizio come danno erariale: trattandosi di pubblico servizio, non essendo erogato in maniera efficiente ed efficace, non soddisfacendo le aspettative degli utenti, al contempo, finisce per sprecare risorse economiche importanti, continua la nota. C’è da augurarsi che presto sia trovata una soluzione al problema e che, pur consapevoli che l’acqua inizia ad essere poca un po’ per tutti, venga data risposta alla necessità di soddisfare le esigenze di vita primarie e basilari dei residenti di Via del Pometo” concludono i residenti esasperati.