Il detenuto in questione sembrerebbe essere stato chiamato presso l’ufficio matricola per comunicazioni giudiziarie, al suo rientro in sezione, giunto all’altezza del pianerottolo delle scale del secondo piano – per motivi ancora in fase di accertamento – è precipitato dal secondo piano, appunto delle scale detenuti, fino ad arrivare a sbattere con la testa al pianerottolo sottostante. Le ipotesi che hanno provocato la caduta del detenuto sono due: forse è stato un malore improvviso, oppure un gesto estremo messo in atto volontariamente. Dalla prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe più probabile la seconda ipotesi.
Secondo quanto si apprende, l’uomo era stato arrestato qualche giorno prima per atti persecutori nei confronti della ex moglie.
Immediati i soccorsi, giunti sul posto tutta l’equipe sanitaria del penitenziario che ha immediatamente stabilizzato il detenuto in gravissime condizioni di salute. I sanitari del penitenziario hanno allertato l’ambulanza dell’118 che è giunta sul posto in tempi rapidissimi insieme all’automedica. I medici del 118 vista la gravità del caso hanno allertato l’eliambulanza che è arrivata sul posto in pochissimo tempo e trasportato il detenuto con estrema urgenza presso l’ospedale San Camillo di Roma. Attualmente è in rianimazione, in condizioni molto gravi.
A darne notizia sono i sindacalisti Carmine Olanda e Ciro Borrelli del SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria) che da sempre denunciano le gravose condizioni in cui si trovano a lavorare tutti gli operatori penitenziari.
“Non possiamo accettare in nessun modo e maniera che l’esigenza di servizio ricada sempre sulla salute dei lavoratori. Riteniamo che l’unica salvezza per il Corpo di Polizia Penitenziaria sia quella che transitasse nella Polizia di Stato alle dipendenze del Ministro degli Interni”.