“Su un tema come questo che coinvolge i comuni della Città metropolitana anziché cercare il dialogo la sindaca Raggi pensa di decidere a colpi di ordinanza”. Non le manda a raccontare Massimiliano Borelli, sindaco di Albano. Non accetta che la sindaca Raggi abbia scelto Albano come luogo in cui portare i rifiuti indifferenziati della Città Eterna, almeno questo è quanto la prima cittadina ha dichiarato a mezzo stampa appena poche ore fa, preannunciando una ordinanza, da lei emessa in qualità di sindaca della Città Metropolitana di Roma, che imporrebbe la riapertura della discarica albanense, chiusa dal 30 giugno 2016, giorno in cui un incendio dai contorni mai chiariti l’ha completamente distrutta. “Se questo è il metodo – attacca Borelli – alle barricate si risponde con le barricate. Intendiamo opporci in tutti i modi e con tutti i mezzi legali, perché vicino a quella discarica ci sono centri abitati”. Così a Sky il sindaco di Albano, Massimiliano Borelli, ha replicato alla decisione della sindaca della Città Metropolitana di Roma, Virginia Raggi, di predisporre un’ordinanza per la riapertura della discarica del comune dei Castelli romani per intervenire sul l’ennesima emergenza rifiuti di Roma. “Il conferimento dei rifiuti presso la nostra discarica è possibile solo se i rifiuti vengono preventivamente trattati, perché quell’impianto era a servizio di un tmb che è andato a fuoco nel 2016- ha spiegato Borelli- Vorrei capire, al di là dell’ordinanza, con quale criterio si fa questo tipo di scelta e come si può autorizzare un intervento di questo tipo. Mi muoverò per vie legali come abbiamo già fatto in passato e spesso abbiamo avuto ragione”. Raggi ha motivato questa scelta con inerzia della Regione Lazio che non ha riaperto le discariche autorizzate: “L’inerzia sia non è della Regione Lazio ma della Capitale, che in questi anni non è riuscita a mettere in campo politiche ambientali che puntassero sulla raccolta differenziata spinta. Se Raggi volesse degli esempi potrebbe venire qui ad Albano, dove siamo arrivati all’80%- ha aggiunto Borelli- E’ vero, siamo una piccola realtà ma possiamo insegnare anche a Roma come si fa la differenziata. Il problema che si sta evidenziando in questo momento non riguarda solo il rifiuto tal quale ma è fermo anche il ritiro della raccolta differenziata, cartone, vetro e plastica non vengono presi”.
SECONDA ASSEMBLEA PUBBLICA DAVANTI AI CANCELLI D’INGRESSO DELLA DISCARICA PER SABATO 10 LUGLIO
L’associazione Salute Ambiente Albano ha già convocato ana assemblea pubblica per sabato 10 luglio ore 09,30 davanti i cancelli d’ingresso dell’immondezzaio, sito su via Ardeatina km 24,650. “La discarica di Albano – sbotta Amadio Malizia, presidente dell’associazione Salute Ambiente Albano – non riaprirà, ne ora ne mai, sabato 10 luglio 09,30 – 12,30 nuova assemblea pubblica davanti i cancelli d’ingresso di Roncigliano, col sindaco di Albano e gli altri 9 di bacino e tutte le 18 associazioni e comitati territoriali che ci affiancano in questa nostra piccola grande battaglia di civiltà a difesa di salute e ambiente”.