Il Tribunale Penale di Roma, ritenendo il destinatario del provvedimento persona socialmente pericolosa, ha pienamente accolto la proposta formulata dal Questore di Latina e preparata con perizia dalla Divisione Polizia Anticrimine.
L’uomo era senza precedenti giudiziari e di polizia sino al 22 gennaio 2021, quando fu arrestato per i reati di violenza sessuale aggravata ed abusivo esercizio della professione medica.
Le indagini avevano avuto inizio il 29 dicembre 2020, dopo la denuncia sporta da una 17enne, accompagnata dai genitori, che riferiva che nel corso di un esame radiologico l’uomo, spacciandosi per medico, l’aveva fatta spogliare e palpeggiata nelle parti intime, riprendendo tutta la scena con un telefono cellulare occultato su un mobiletto.
Venne quindi eseguita una perquisizione per acquisire prove sulle responsabilità dell’uomo, con particolare riferimento alla ricerca del telefono cellulare dell’indagato e di video con la denunciante. Nel corso delle attività preliminari all’atto di polizia giudiziaria il radiologo, nel maneggiare il proprio telefono ha immediatamente destato sospetto negli operanti circa un suo maldestro tentativo di cancellare il materiale compromettente contenuto in memoria, contenente riprese di pazienti parzialmente o completamente nude, tra le quali la denunciante.
Dai video è stato possibile risalire all’identità di numerose altre vittime, alcune delle quali minorenni, le quali erano state tutte abusate sessualmente dal sedicente medico durante le sedute per la realizzazione di radiografie.
Le indagini hanno permesso di ricostruire molti episodi, i primi già a partire dal 2018.
La capacità di dissimulare il ruolo di medico e la sudditanza emotiva indotta nelle pazienti è stato il punto di forza dell’indagato; le manipolazioni operate sui genitali e le altre zone intime delle vittime erano assolutamente prive di ogni finalità medica e scientifica.