Le ragioni dell’associazione pometina Latium Vetus e di altri singoli cittadini nel loro recente ricorso contro la maxi lottizzazione edilizia che dovrebbe sorgere a Pomezia sull’area ex Tacconi (la famosa fabbrica di laterizi) sono “apprezzabili favorevolmente” e per tale motivo il Tar del Lazio ha stabilito di fissare la prossima e decisiva udienza di merito, nel corso della quale si andrà a sentenza, a breve termine, almeno rispetto ai tempi troppo spesso biblici della Giustizia, ossia il prossimo 15 febbraio 2022. Così ha deciso la sezione Seconda Quater del Tribunale Amministrativo del Lazio, ai sensi dell’articolo 55 comma 10 del Codice del Processo Amministrativo, con l’ordinanza n. 3386 pubblicata ieri, 16 giugno, e composta dai giudici Donatella Scala e Marco Bignami. Questo quindi l’esito, positivo per Latium Vetus e gli altri cittadini ricorrenti, della prima udienza preliminare che si è svolta martedì scorso 15 giugno. L’area su cui è in programma questo corposo programma di sviluppo immobiliare che ha dfatto storcere il naso a molte persone, costituisce un geo-sito di straordinaria importanza paesaggistica e archeologica.
LATIUM VETUS
“La nostra associazione – ha dichiarato il presidente dell’associazione, Giacomo Castro – combatte per la tutela ed il rispetto del territorio di Pomezia, al fianco dei cittadini che in questo territorio ci vivono, contro quella politica, priva di visione, che invece agisce al fianco della speculazione immobiliare su un’area di grande pregio ambientale e di notevole suscettività archeologica.
I giudici puntano ad adivenire velocemente alla pronuncia della sentenza, questo non può che farci piacere! Adesso tocca ai cittadini adoperarsi per la tutela del loro territorio. Associazione Latium Vetus ha, infatti, aperto anche una raccolta firme per richiedere la piena tutela dell’area dell’ex stabilimento Tacconi: abbiamo bisogno delle firme dei cittadini. Cittadini e associazione, insieme, infatti, possono vincere questa battaglia per la tutela del loro territorio e dell’Agro di Pomezia. Procediamo – conclude Castro – con coraggio e determinazione!”