“La notizia della settimana – riporta un lungo e dettagliato comunicato stampa sottoscritto da associazioni e comitati albanensi – è che nel cantiere di S. Palomba sono state denunciate delle presunte irregolarità, demolite rapidamente prima dell’intervento delle autorità. Questo maldestro tentativo di occultare le prove rappresenta di fatto una dichiarazione di colpevolezza. Per questo i cittadini presenteranno un nuovo esposto per richiedere verifiche a tappeto sul cantiere e sul rispetto delle prescrizioni ambientali. Fondamentale è la compattezza tra istituzioni e cittadini, perché gli interessi in gioco sono enormi. Ricordiamo infatti che i 1.000 appartamenti di S. Palomba sono finanziati da Cassa Depositi e Prestiti in convenzione con il Comune di Roma. Venerdì 18 giugno alle 17:30 è stata convocata un’assemblea pubblica per raccogliere proposte e sensibilizzare la cittadinanza sulle principali minacce che riguardano il nostro territorio, appuntamento in piazza San Pietro, sotto il Comune di Albano per chiamare a raccolta tutte le città latine.
Non siamo contrapposti a Roma, ma vorremmo invitare i nostri grandi vicini a risolvere i problemi e non limitarsi a scaricarli su di noi. Fare bene la raccolta differenziata ad esempio può produrre importanti ricadute occupazionali dirette e indirette, con la possibilità di far nascere una serie di impianti mirati al riutilizzo delle materie prime. Per quanto riguarda l’urbanistica, chiediamo di dire basta al consumo di suolo e alla costruzione di nuovi ghetti, ma di rigenerare le tante cubature abbandonate e degradate, come l’ex sede RAI sull’Ardeatina. I Comitati e le Associazioni hanno invitato ad intervenire i sindaci e i consiglieri di Albano, Ariccia, Genzano, Castel Gandolfo, Ardea e Pomezia, oltre che i consiglieri regionali, i deputati e i senatori della Repubblica. La partecipazione della stampa è particolarmente gradita, affinchè possa documentare l’iniziativa democratica e l’esercizio del diritto costituzionale a manifestare”.