Le indagini erano scattate da tempo e gli agenti erano sulle tracce dell’uomo che aveva allestito una centrale di spaccio presso un terreno, alla periferia della città, a cui presidio aveva lasciato alcuni cani di grossa taglia.
Individuato l’appezzamento di terreno i poliziotti hanno atteso pazientemente che l’anziano arrivasse, a bordo di un furgone, per poi bloccarlo immediatamente. Prima ancora che gli venissero poste domande, subito si giustificava dicendo di dover portare il cibo agli animali. Tuttavia, nella busta con gli avanzi destinati ai cani, gli agenti rinvenivano anche un quantitativo di sostanza da taglio per stupefacenti.
L’ulteriore perquisizione personale consentiva di rinvenire lo stupefacente, già separato in dosi pronte alla vendita e occultate negli slip mentre, all’interno della baracca sita sul terreno, si rinveniva anche l’occorrente per il confezionamento, compreso un bilancino di precisione.
All’anziano spacciatore non restava che ammettere gli addebiti, giustificando l’illecito commercio con gli scarsi redditi che non gli consentivano, a suo dire, una vita dignitosa.
Per lui si sono aperte così le porte del carcere.