POMEZIA, LAVORATORI DELL’HOTEL SELENE SENZA SUSSIDI DA OTTOBRE
Alle 11.30 una delegazione di lavoratori e il rappresentante del sindacato Cobas, Domenico Teramo, sono stati ricevuti dall’Inps. Il sindacalista, prima dell’incontro negli uffici dell’Inps di Pomezia, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Caffè: «Oggi siamo sotto l’Inps perché vogliamo avere certezza di quello che sta succedendo per la vertenza del Selene».
«Dal 13 ottobre i lavoratori sono rientrati presso l’hotel Selene in fallimento in quanto l’affitto dell’azienda precedente è stato dismesso – afferma il sindacalista dei Cobas – Giuridicamente i lavoratori sono diventati dipendenti della vecchia società. È stata avviata dalla vecchia società una procedura di licenziamento collettivo che attualmente è ferma in Regione perché tra le parti abbiamo condiviso di prolungare i termini, in attesa che avvenga l’asta per la vendita dell’asset aziendale; la norma in questo caso prevede che i lavoratori non possano essere licenziati. Nel frattempo è stata chiesta la cassa integrazione e un supporto economico per i lavoratori senza retribuzione e sospesi dal lavoro».
COBAS: SELENE, L’INPS DI POMEZIA HA BOCCIATO LA CASSA INTEGRAZIONE
«L’Inps – continua Teramo – ha bocciato tutte queste domande fatte dalla curatela fallimentare; tuttavia su questo abbiamo ricevuto informazioni contraddittorie. Lo scopo del sit in di oggi è quindi quello di capire dalla stessa Inps perché sono state bocciate le domande, in quanto di fatto oggi i lavoratori sono in attesa di passare alla nuova società e riprendere l’attività lavorativa. Noi crediamo che ci siano i requisiti per avere il supporto economico come per tutto il settore del turismo. Temiamo che il problema non sia nel diritto dei lavoratori ad avere i sussidi ma siano errori tecnici della curatela in fase di ripresa dei lavoratori in carico presso la prima azienda».
Enrico Mangano