IL PAUR IN DIRITTURA D’ARRIVO
Il dirigente indica anche una data entro la quale inviargli i pareri. Ma prima è bene chiarire cosa è il PAURA. È il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale, ossia l’atto con il quale in modo più snello viene bocciato o autorizzato un progetto. È una procedura più veloce, introdotta con l’art. 12 bis del codice ambientale (D.Lgs. 152/2006). In pratica, oltre a concedere i nulla osta e permessi necessari con l’Autorizzazione Integrata Ambientale, consente direttamente anche di realizzare l’opera, così come predisposta nel progetto, sia pure con eventuali modifiche non sostanziali.
LA “SCADENZA” DATA AGLI ALTRI ENTI
Entro quando chiede di fornirgli i rispettivi pareri di competenza ai vari Enti che ancora non lo hanno fatto? “Entro martediÌ€ 8 giugno p.v. – scrive il tecnico della direzione ciclo dei rifiuti della Regione Lazio – cosiÌ€ da consentire allo scrivente di poter esprime il Parere Unico regionale in occasione della suddetta riunione”.
Il dirigente, inoltre, “sollecita anche l’Area Legislativa e Usi civici della Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della filiera e della cultura del cibo, Caccia e pesca, Foreste a fornire opportuno riscontro alla nota prot. n. 377374 del 27/04/2021 entro la suddetta data, trattandosi di un contributo fondamentale per una completa valutazione degli aspetti di competenza della Regione Lazio”.
I 2 PARERI NEGATIVI GIÀ ARRIVATI
Nel frattempo sono arrivati due pareri molto critici nei confronti del progetto per il mega-immondezzaio alla Cogna: uno dall’Arpa Lazio, l’Agenzia per la protezione ambientale, e l’altro dal Ministero della cultura tramite la Soprintendenza. L’Arpa ha rilevato varie criticità geologiche e idrogeologiche, oltreché progettuali, mentre la Soprintendenza si oppone poiché “è mantenuto il vincolo paesaggistico”, visto che “le aree oggetto di intervento insistono per la maggior parte in aree identificate in paesaggio naturale, paesaggio naturale di continuità, e di alcune porzioni ricadenti nel paesaggio agrario di rilevante valore e in fascia di rispetto delle coste marine, lacuali e corsi d’acqua”.
Per il parere Arpa LEGGI QUI
Per il parere della Soprintendenza LEGGI QUI
L’ATTESA SI FA SCOTTANTE
Oltre alla seduta del 15 giugno, era stato previsto un terzo incontro della Conferenza dei servizi sulla discarica Paguro per il 28 di questo mese. Terza seduta che a questo punto, se arriveranno i pareri mancanti, potrebbe non tenersi più. Questo poiché, almeno nelle intenzioni del dirigente incaricato di decidere, sarà nella riunione di martedì prossimo in Regione che emergerà il “sì” oppure il “no” alla discarica della Paguro. Il progetto prevede un volume complessivo di 750mila metri cubi di rifiuti sopra le falde acquifere, in area vincolata e toccata da due piccoli corsi d’acqua che poi confluiscono in un terzo fosso. Un volume paragonabile a quello di 120 palazzi da 10 piani. A fronte di una stima di 67.693 metri cubi di vecchi rifiuti illegalmente sversati lì tanti anni fa e da bonificare…