INDAGINI PARTITE DA DUE CASI
Le indagini, affidate alla Sezione di Polizia Giudiziaria – Aliquota Polizia di Stato ed al Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Lazio”, sono state avviate a seguito dei decessi di due ragazzi di 19 anni verificatisi a febbraio e dicembre dell’anno scorso, all’interno di due strutture ricettive della Capitale, proprio dopo aver ingerito un preparato a base di nitrito di sodio.
UNO È IL SUICIDIO DI UN 19ENNE DI LATINA
Uno dei due giovanissimi che si sono tolti la vita era di Latina e frequentava il liceo linguistico. Il decesso è avvenuto nel mese di dicembre e in seguito a quanto accertato è stato aperto un fascicolo di inchiesta, che ha portato proprio al sito web in questione.
I DUE RAGAZZI NON SI CONOSCEVANO
Da quanto si apprende, infatti, le indagini sono partite da due casi e i due ragazzi che hanno deciso di togliersi la vita non si conoscevano tra loro. «Erano inscritti – fa sapere la Questura – ad un sito internet frequentato anche da una persona in grado di offrire una letale consulenza sul supporto farmacologico e la dieta da intraprendere qualche giorno prima dell’atto finale, per non rimettere la sostanza tossica ingerita e consentire alla stessa di sviluppare tutto il suo effetto venefico, accompagnando via chat le vittime sino agli istanti immediatamente precedenti la morte, assicurando alle vittime il sicuro “successo” ottenuto da altri ragazzi che avevano trovato la morte nello stesso modo».
Le indagini proseguono per risalire all’identità di tutti coloro che sono stati coinvolti nell’attività. Nel frattempo il sito è stato oscurato.