IL PROGETTO NATURE CONCRETE
Nature Concrete, questo il nome del progetto reso possibile grazie al bando della Regione Lazio, ha visto al lavoro diversi giovani artisti che hanno realizzato murales, dedicati in particolare alla natura. “L’opportunità nasce un anno fa, con il bando Lazio Street Art della Regione, che proponeva ai Comuni di trovare dei muri dove poter far realizzare opere di street art dagli artisti locali” spiega l’ex assessore alla cultura Emanuela Bruni. Così ad agosto 2020 il Comune ha partecipato al bando, ottenendo 25mila € per il progetto.
I 7 ARTISTI
Hanno subito aderito gli artisti tuscolani Camillo Ciuccoli e Davide De Angelis, in arte Kamy e Gofy, ai quali si sono uniti gli artisti romani di UltraBlu Federica Furbelli, Andrea Calcagno, Giacomo Calderoni, Laura Cagnoni e Tristano Monaca. “Il progetto, denominato Nature Concrete, ha visto lavorare insieme gli artisti in diverse opere che hanno però una continuità narrativa. Sul muro esterno di piazza Morandi, sono state messe in scena diverse immagini suggestive”. Vi è rappresentata un’astronave piena di oggetti che prosegue in un androide, poi il murale si trasforma in una rappresentazione pop, sgargiante e incisiva della natura, con un pappagallo, una civetta, il cervo e paesaggi astratti con cipressi, ulivi, fichi. Il muro in questo caso è una vera e propria tela, dove l’arte della strada racconta, attraverso disegni e colori accesissimi, l’umanità, la Terra, la diversità.
IL CIRCO DI ANDREA CALCAGNO
“Nel muro interno – spiega la Bruni – vi è invece un’opera intitolata Il Circo, a firma di Andrea Calcagno (artista con la sindrome di Asperger)” conclude la Bruni. “Grazie a questa iniziativa abbiamo potuto trasformare un luogo di formazione e gioco per i piccoli in un museo a cielo aperto ricco di arte e bellezza. Il cemento armato diventa creativo”, spiega Giovanni Torroni, dirigente scolastico dell’istituto Frascati 1, in un video su Facebook. “Teniamo anche conto dell’impatto sociale di queste opere che trasformano una zona marginale e periferica come Cocciano in un punto culturalmente valido e attrattivo”. La gigante opera artistica di Cocciano ha coinvolto anche i residenti del quartiere: in molti, incuriositi, hanno portato oggetti da far disegnare agli artisti, come la chitarra di un signore appassionato di musica. Si può dire che la vita del quartiere è stata assorbita da questi murales. (foto dal profilo UltraBlu)
Laura Alteri