“In questi anni la tenuta dei conti comunali si è retta per effetto di un equilibrio precario che purtroppo sembra essersi rotto”. L’associazione Democratici per Aprilia esprime preoccupazione per le conseguenze della sentenza della Corte Costituzionale che ha “bocciato il meccanismo di ripiano trentennale delle anticipazioni da Decreto Legge 35, e che imporrebbe al comune di Aprilia di recuperare in tre anni ben 18 milioni di euro”.
Un nuovo deficit da ripianare che “si aggiunge a quello emerso l’anno scorso con il passaggio dal metodo semplificato di determinazione del fondo crediti di dubbia esigibilità a quello ordinario che aveva creato non pochi problemi alle casse comunali”
“Tutto nasce dal grave danno causato alle casse comunale dalla vicenda Aser che con il suo fallimento ha fatto mancare al nostro comune oltre 80 milioni di euro”, si legge nella nota dell’associazione. «La chiusura dell’Aser è avvenuta grazie all’intervento dell’amministrazione D’Alessio – precisa il presidente Gianfranco Caracciolo – e questo è bene sempre ricordarlo, non è solo una questione di fallimento del socio privato Tributi Italia».
“Da questa vicenda nascono tutte le difficoltà finanziare che ancora oggi lasciano un segno indelebile nel bilancio comunale. Una vicenda che ha delle responsabilità politiche ben precise e che difficilmente trovano giustificazioni né a sottovalutazioni opportunistiche. Per questo motivo chiediamo al Sindaco di riportare all’attenzione dell’Anci la questione dei danni subiti e farsi portavoce a livello di Governo affinché si attivino tutte le procedure per consentire un adeguato ristorno degli stessi”, aggiunge l’associazione.
“È necessario – conclude l’associazione Democratici per Aprilia – che in vista di questa discussione la voce del nostro comune sia portata all’attenzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Accanto a questo è tuttavia, necessario adottare tutte le misure utili per migliorare la capacità di riscossione dei tributi locali che sembra oggi soffrire più che altrove con l’inevitabile aumento degli accantonamenti al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità che limitano le risorse disponibili aumentando lo stock del debito comunale”.