Processati dopo le indagini svolte dai carabinieri di Velletri su un giro di spaccio di cocaina ed estorsioni precedente la morte di Willy, i fratelli Bianchi, noti alle cronache per il 21enne di Paliano massacrato a calci e pugni il 6 settembre scorso a Colleferro, sono stati condannati dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Velletri, Giuseppe Boccarrato.
Marco e Gabriele Bianchi, di Artena, campioni di MMA (arti marziali miste), noti come “i gemelli” per la loro somiglianza, sono stati condannati a 5 anni e 4 mesi di reclusione a fronte degli 8 anni chiesti dal pm Giuseppe Travaglini. Il loro amico Omar Sahbani, di Lariano, anche lui presente a Colleferro la notte in cui è stato ucciso Willy e diventato uno dei testimoni, ha patteggiato a 4 anni e 8 mesi, ottenendo i domiciliari.
Orlando Palone, di Artena, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi, ottenendo sempre i domiciliari. Sei anni e 8 mesi per Valentino Fabiani, di Velletri, anche lui accusato di spaccio, ma all’interno di un giro diverso da quello dei Bianchi.
Un altro amico dei due fratelli, Andrea Cervoni, sempre di Artena, si è invece visto respingere la proposta di patteggiamento e, difeso dall’avvocato Emanuele Farelli, dovrà comparire davanti al giudice Gisberto Muscolo il prossimo 20 luglio.
Il processo è scaturito dalle indagini dei carabinieri di Velletri, partite sempre dopo un pestaggio, quello di un giovane di Lariano, massacrato di botte per un debito di droga di venti euro. “Fanno i grandi in paese, intimoriscono tutti. Spadroneggiano ma solo con gente come me, ossia con i più deboli”, specificò la vittima agli investigatori, riferendosi ai Bianchi e al loro gruppo. Tanto che alcuni acquirenti di droga, sono arrivati a negare ai carabinieri anche l’evidenza, preferendo, come è accaduto per quattro di loro, finire indagati con l’accusa di favoreggiamento piuttosto che confermare le accuse nei confronti dei “gemelli”.
“Tengo a precisare che non voglio rispondere a nulla di quello che mi chiedete, mi sono consigliato con i miei avvocati”, ha dichiarato sempre uno degli acquirenti di droga ai carabinieri. Neppure il lockdown avrebbe fermato gli imputati, che avrebbero continuato a fare affari con la cocaina.
Spaccio dunque ed estorsioni tra Lariano e Velletri. E a Lariano sarebbe stato picchiato tanto il giovane debitore che il padre di quest’ultimo, intervenuto in soccorso del figlio. I due avrebbero inoltre ricevuto pressioni per ritirare la denuncia presentata. Sahbani avrebbe detto al giovane: “Sei un infame tu e tuo padre, siete solo dei pezzi di merda…avete torto marcio e andate pure a fa la denuncia infami…morti de fame”.
Così come Gabriele Bianchi: “Siete infami…lo sappiamo che avete fatto nomi e cognomi in caserma”. Aggressioni compiute sempre sfruttando le tecniche dell’MMA, tecnica mista di arti marziali.
I Bianchi e Palone, difesi dall’avvocato Massimiliano Pica, attendono le motivazioni della sentenza per poi fare ricorso in appello. Il processo per la morte di Willy Monteiro Duarte è invece fissato per il prossimo 10 giugno davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone e sono imputati, con l’accusa di omicidio volontario, sia i fratelli Marco e Gabriele Bianchi che i loro compaesani Mario Pincarelli e Francesco Belleggia.