Osserfare, l’Osservatorio Economico della Camera di Commercio di Frosinone Latina, come di consueto, rende pubblici i dati Movimprese relativi al I trimestre 2021 sulla base dei dati messi a disposizione da Unioncamere e Infocamere.
I DATI DEL LAZIO
Il Lazio si conferma ai vertici nazionali della graduatoria regionale, registrando un tasso di crescita del +0,35% (a fronte del -0,09% riferito all’analogo periodo 2020) che risulta, come già evidenziato del tutto inconsueto in serie storica, per un differenziale significativo rispetto alle dinamiche rilevate su scala nazionale (+0,08% il tasso di crescita). Tale esito è la risultante di una maggiore vivacità tendenziale delle iscrizioni (+9,3%) e del contenimento delle cessazioni, per un saldo trimestrale che ammonta ad oltre 2 mila e 300 unità aggiuntive, in significativo rimbalzo rispetto alla sottrazione di 564 unità realizzatasi nella prima trimestrale dello scorso anno; altrettanto, il confronto rispetto alla prima porzione del 2019 (716 unità aggiuntive) rende conto, come già evidenziato, di un’alterazione pandemia delle dinamiche in atto. Disaggregando il dato laziale a livello provinciale, si evidenziano tendenze pressoché simili, confermandosi in termini relativi per il frusinate dinamiche leggermente più contenute in termini di iscrizioni; unica eccezione la decrescita del reatino.
LA PROVINCIA DI LATINA
L’universo imprenditoriale della provincia conta al 31 marzo 57.616 unità registrate delle quali 47.148 attive, pari all’81,8%. Complessivamente ammontano a 1.031 le iscrizioni e risultano in crescita tendenziale dell’8% (a fronte delle 958 riferite all’analogo periodo dello scorso anno), per un tasso di natalità all’1,79% (rispetto all’1,67% del I trimestre 2020); più significativo il ridimensionamento delle cessazioni, attestatesi a 286 unità in meno, per un tasso di mortalità anch’esso in rallentamento all’1,58% (2,08% il precedente, pari a 1.197 cancellazioni nel corso del I trimestre 2020). Si realizza dunque un avanzo di 120 unità senza precedenti nella serie storica degli ultimi dieci anni, per un tasso di crescita positivo che si attesta al +0,21% (a fronte del -0,42%, riferito al primo trimestre dell’anno precedente; -0,02% nel primo quarto del 2019). Si apre, dunque, un anno all’insegna della discontinuità, che prosegue come nel 2020 con le dinamiche più vivaci delle Costruzioni (+87 unità, +1,17% la variazione dello stock, a fronte del – 0,19% riferito all’analogo periodo dello scorso anno); altrettanto prosegue l’espansione delle attività di Pulizia e disinfestazione, e della Consulenza aziendale.
Un ulteriore segnale di discontinuità è la stazionarietà delle attività commerciali che confermano l’esito sostanzialmente neutro dell’annualità 2020, a fronte della perdita di quasi 150 imprese nella prima trimestrale dello scorso anno. Per quanto attiene le attività turistico-ricettive, complessivamente in leggero avanzo, la Ristorazione mostra un bilancio positivo (+19 unità), in recupero rispetto al biennio precedente (rispettivamente -17 e +13 imprese nel primo trimestre 2020 e 2019), mentre la performance dei pubblici esercizi si mantiene in area negativa ed in peggioramento su entrambe le annualità precedenti. Infine, l’Agricoltura e l’Industria registrano un calo seppur più contenuto in termini tendenziali.
L’ARTIGIANATO IN PROVINCIA DI LATINA
Per quanto attiene il comparto artigiano, a fine marzo le imprese registrate all’Albo sono 8.863, pari al 18,5% dell’intero tessuto imprenditoriale (considerato al netto delle imprese agricole). Il bilancio positivo per 16 unità risulta in decisa discontinuità in una serie storica che nel primo quarto d’anno è di consueto in rosso; tale esito è dato dalla differenza tra le 215 iscrizioni, in decisa crescita tendenziale, nonché rispetto al primo trimestre 2019, e le 199 cessazioni, in contenimento di circa il 30% sull’analogo periodo dell’ultimo biennio. La risultante è una crescita dello 0,18%, in recupero rispetto al -1,23% riferito ai dodici mesi precedenti (-0,87% nel primo trimestre 2019), determinata prevalentemente dal rimbalzo dell’edilizia. Diversamente, la manifattura artigiana si conferma in area negativa .