“C’È ANCORA IL VINCOLO PAESAGGISTICO”
La Soprintendenza fa notare infatti che “Sono stati liquidati i diritti per uso civico di pascolo gravante a favore della collettività residente nel Comune di Ardea” ma “è mantenuto il vincolo paesaggistico”, si legge nella nota acquisita agli atti della conferenza dei servizi.
“Le aree oggetto di intervento insistono per la maggior parte in aree identificate in paesaggio naturale, paesaggio naturale di continuità, e di alcune porzioni ricadenti nel paesaggio agrario di rilevante valore e in fascia di rispetto delle coste marine, lacuali e corsi d’acqua”.
AREA GIA’ IN CONDIZIONE DI PERICOLO
“L’intervento in oggetto – si legge ancora sul parere della soprintendenza – insiste su aree che, nonostante le trasformazioni avvenute nel tempo, mantengono un valore paesaggistico non solo in sé, ma anche in rapporto con il territorio immediatamente circostante, e che il rispetto di tale valore è attualmente in condizioni di serio pericolo a causa delle trasformazioni avvenute nel corso del tempo, compiute anche in maniera incongrua e non legittimate né sostenute da una adeguata pianificazione”.
RIQUALIFICAZIONE NON SIA SUBORDINATA AD ALTRI INTERVENTI
“La vocazione del territorio preso in esame appare pertanto, sia sotto l’aspetto normativo, sia sotto l’aspetto della compatibilità paesaggistica, in assoluto contrasto con l’intervento previsto, anche considerate le qualità paesaggistiche del sito e del territorio circostante che devono prevedere la riqualificazione ambientale e paesaggistica come intervento primario, e non subordinato ad altri usi del suolo”.
IL SITO VA SOLO BONIFICATO
“I criteri di mitigazione e di inserimento ambientale previsti non appaiono in linea con la natura e la vocazione del sito in esame, che dovrebbe essere pertanto liberato e bonificato da qualunque intervento incongruo compiuto nel corso degli anni, riqualificato e restituito alla sua vocazione originaria”.
IL PARERE NEGATIVO
Per la Soprintendenza il progetto è “non conforme alle disposizioni normative richiamate e non compatibile con il contesto di riferimento”, pertanto il parere è negativo.
PARERE POSITIVO SOLO CON NUOVA LOCALIZZAZIONE
La Soprintendenza annuncia anche che non ci saranno cambi di posizione. “Rispetto agli eventuali motivi di superamento del dissenso espresso all’interno del presente parere, si precisa che sarà presa in esame una nuova localizzazione dell’intervento, nonché la predisposizione di un piano di recupero e di bonifica ambientale del territorio interessato, con la finalità della restituzione dello stesso alla sua condizione di territorio naturale e agrario”, conclude la nota.
CONFERENZA DEI SERVIZI IL 15 GIUGNO
Il No della Soprintendenza si aggiunge al parere negativo dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, l’Arpa, e alla posizione contraria del Comune di Aprilia e di associazioni e comitati civici, ben 22, che hanno presentato le osservazioni al progetto, tutte naturalmente sfavorevoli alla discarica. La nuova conferenza dei servizi, chiamata a decidere sulla compatibilità ambientale dell’opera, è in programma per il 15 giugno.