RIFIUTI, LA LINEA DURA DEL COMUNE DI ARDEA E LE LAMENTELE DEI CITTADINI
In primis sono davvero tanti – troppi – i rifiuti che la ditta non raccoglie perché “non conformi”, ovvero non rispettosi del calendario della raccolta porta a porta, oppure non differenziati correttamente o conferiti nelle modalità sbagliate. Per strada si vedono ancora persino i sacchi neri, che ad Ardea sono vietati fin dal 2015. E ancora, nonostante in via Ancona (Lido delle Salzare) sia attiva la giornata ecologica, che consente il conferimento dei rifiuti ingombranti, ancora troppi di questi materiali vengono lasciati per strada, come ha segnalato lo stesso sindaco Mario Savarese in un post su facebook. Insomma, è possibile che così tanti cittadini di Ardea non abbiano ancora capito le regole del porta a porta, o si rifiutino di rispettarle?
Stando alle lamentele che si leggono sui social network, la verità sembra stare nel mezzo. Tanti sostengono che la giornata ecologica di Ardea, per il conferimento degli ingombranti, non sia sufficiente: troppo ridotti gli orari e insufficiente la possibilità di portare i rifiuti solo un giorno alla settimana, in base all’iniziale del cognome. “Quando li chiami per venire a prenderli a domicilio, passano mesi”, segnala una cittadina in risposta al sindaco. Questo non giustifica di certo l’abbandono di frigoriferi e divani in mezzo alla strada – lo precisiamo – ma se c’è un problema questo dev’essere risolto.
In tanti poi segnalano il cambio di alcune regole “in corsa”. Ad esempio la raccolta degli sfalci verdi: “Prima – scrive un cittadino – se li lasciavi fuori in sacchi piccoli nel giorno di raccolta dell’umido li raccoglievano, adesso dicono che devi portarli all’isola ecologica”. A lamentarsi sono anche i condomini, bersagliati di adesivi gialli e a volte senza colpe: “Chiunque passa per strada lascia i rifiuti nei cassonetti. Poi le multe chi le paga?”
VACANZIERI AD ARDEA, IL SOLITO PROBLEMA
Come ogni estate si presenta ancora il problema dei vacanzieri, ovvero chi passa ad Ardea un week end di mare per poi tornare a casa a Roma o negli altri comuni di residenza. Dato che sul territorio non ci sono stazioni stradali di conferimento dei rifiuti, chi se ne va dovrebbe caricare l’immondizia in auto e gettarla nel proprio comune ma in pochissimi lo fanno. Anche in questo caso, però, chi vuole comportarsi civilmente un metodo lo ha trovato: “Io lascio le chiavi alla mia vicina e lei mette fuori i rifiuti nel giorno giusto: ci sono vacanzieri e vacanzieri, ognuno si prenda le proprie responsabilità”.