A Rocca di Papa arriva direttamente al Ministero degli Interni, attraverso il Parlamento e al sottosegretario Ivan Scalfarotto, l’ormai noto “pasticcio” delle circolari ministeriali, su cui ora pende il destino di circa cento multe per la revisione scaduta delle auto, effettuate dal Comando della Municipale di Rocca di Papa. Così come in altri molti comuni d’Italia, il Comando di Rocca di Papa insieme all’amministrazione comunale ora chiedono: «Chi paga gli errori fatti e le multe annullate, fatte nei periodi antecedenti alle Circolari di proroga governative?». Adesso si aspetta una interpretazione autentica della norma che non lasci spazio a tutti gli equivoci fin qui riscontrati dagli operatori delle forze dell’ordine che hanno fatto il loro lavoro, facendo i controlli in questo anno e mezzo su strada e le relative sanzioni agli automobilisti irregolari.
MULTE MESSE IN DISCUSSIONE
Sono in discussione quindi moltissime multe notificate e da notificare a tutti quei cittadini che circolavano sul territorio di Rocca di Papa con la revisione della loro auto scaduta perché il comando della Polizia Locale ha applicato la normativa italiana in vigore in quel tempo (n.120/2020, proroghe del Cura Italia). “Normativa , come dice il comandante Gabriele Di Bella, esperto in materia, che prevedeva delle scadenze ben precise (ottobre, dicembre e febbraio 2021). Venendo solo in seguito a scoprire, solo il 24 novembre 2020, a seguito di interpellanza di nostra iniziativa alla Prefettura, l’esistenza di una circolare interpretativa, mai pervenuta ai comandi di Polizia Locale dei Comuni dell’ intera città metropolitana, da quanto ci risulta, con proroghe del tutto diverse”. Ora il nuovo regolamento europeo, n.267/2021, prevede invece che tutti i veicoli che dovevano essere revisionati dal 1 settembre 2020 al 30 giugno 2021 vedano prorogato il termine di scadenza per 10 mesi. “L’Italia insieme a Malta e alla Cecoslovacchia, solo 3 nazioni europee, ha aderito al regolamento e lo ha applicato con valenza retroattiva dal 1 settembre 2020, continua il comandante Di Bella. Così, con l’accavallarsi di circolari varie e postume, i cittadini che hanno in questi mesi pagato le sanzioni chiedono la restituzione delle somme pagate perché sono venuti a conoscenza della norma retroattiva”.
VOGLIAMO VEDERCI CHIARO
“A questo punto vogliamo vederci chiaro, perché siamo di fronte a cinque circolari diverse emanate solo nel 2020. Tutte per le proroghe delle scadenze delle revisioni di cui l’ultima è stata tra l’altro delegittimata dal regolamento europeo di questi giorni. Siamo di fronte a una sanatoria mascherata, conclude Di Bella, sulle revisioni, ma dove a rischio sono anche gli utenti della strada e più in generale la circolazione stradale consentita a veicoli usurati, non revisionati e obsoleti che potrebbero creare disagi e problemi a chi è in regola e anche alle forze dell’ordine che non hanno circolari e normative chiare. Ringrazio per la fiducia la sindaca Veronica Cimino e la sua amministrazione comunale che ha ben compreso che la sanzione deve essere giusta, equa e sostenuta da normative giuridiche”.
CI RIMETTONO SOPRATTUTTO I CITTADINI
“Le vittime è chiaro, sono i cittadini e le amministrazioni interessate che si potrebbero trovare ad annullare sanzioni e ripagare i costi di errori sovracomunali. Nel frattempo, abbiamo inviato un fascicolo informativo al Ministero dell’Interno attraverso il Parlamento per chiedere chiarimenti su come procedere sui molti annullamenti presentati e su chi deve rimborsare questi soldi attendiamo notizie dal governo centrale”.