Per la Regione Lazio già dal primo maggio si può andare al mare a prendere il sole. Spetta ora ai Comuni del litorale varare le ordinanze comunali che stabiliscono la data a partire dalla quale le spiagge saranno aperte alla balneazione. In parole povere: si può andare a prendere il sole sulla spiaggia libera, ma spetta ai Comuni decidere quando possono aprire gli stabilimenti.
MARE: SI INIZIA DALL’1 AL 15 MAGGIO. DECIDONO I COMUNI
«In funzione delle differenti situazioni locali, dovute alle caratteristiche del territorio e alla specifica condizione sanitaria legata alla pandemia provocata dal Covid-19, le aperture avverranno, a seconda dei casi tra il 1° e il 15 maggio» fa sapere la Regione Lazio. Non esiste infatti una data unica in quanto il Governo nazionale, nel decreto riaperture, non ha fissato alcuna disposizione specifica.
QUANDO SI PARTE IN PROVINCIA DI LATINA
Ad oggi il Comune di Sabaudia, il Comune di Terracina e il Comune di Latina hanno stabilito la data dalla quale potranno aprire gli stabilimenti balneari: l’8 maggio a Sabaudia e Latina, primo maggio a Terracina. Il Comune di San Felice non ha ancora stabilito la giornata di avvio della stagione. Questo significa che in quest’ultimo comune chioschi e stabilimenti devono ancora attendere per aprire i battenti e non possono aprire al pubblico prima della data dell’ordinanza balneare del Comune, in corso di definizione. Per quanto riguarda i cittadini, la mancanza di ordinanza balneare non impedisce la balneazione. Si può andare, quindi, a prendere il sole nella spiaggia libera sapendo tuttavia che, in assenza di ordinanza, la spiaggia non è presidiata dai bagnini.
LE REGOLE PER ANDARE IN SPIAGGIA
Dopo varie riunioni per decidere come muoversi è stata fatta chiarezza. Le regole da seguire per quanto riguarda la frequentazione delle spiagge (sia quelle in concessione, sia quelle libere) sono le stesse delineate con le linee guida stabilite l’anno scorso e che prevedono: distanza di almeno 1,5 metri tra un ombrellone e un altro, frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, percorsi che garantiscano accessi e deflussi ordinati e che non creino assembramenti, dotazione di Dpi per il personale.
I COMUNI SCELGONO COME IMPIEGARE I FONDI REGIONALI
Per accompagnare questo percorso al meglio, la Regione Lazio ha deciso di stanziare dei fondi per aiutare i Comuni del litorale nella gestione dell’afflusso dei frequentatori delle spiagge: 3 milioni di euro che si vanno ad aggiungere alle somme già messe a disposizione lo scorso anno. Ogni comune potrà decidere come impiegare i fondi messi a disposizione.
COME FUNZIONAVA LO SCORSO ANNO
Anche lo scorso anno la Regione aveva stanziato fondi per i comuni e, anche in quel caso, era facoltà di ogni ente decidere come impiegarli. Di moda era la prenotazione tramite app di un posto nella spiaggia libera, ma il sistema presentava svariate criticità: la prenotazione era facoltativa e non obbligatoria e gli steward che avevano il compito di controllare che tutto procedesse per il verso giusto lasciavano passare anche senza avere il PNR code e… erano a lavoro fino alle 14. Insomma: centinaia di migliaia di euro spesi per un servizio con svariate lacune.
QUANDO LA REGIONE AVEVA TIRATO LE ORECCHIE AI COMUNI
Lo scorso anno la Regione Lazio a metà estate aveva anche “tirato le orecchie” ai Comuni costieri inviando un richiamo formale e spiegando che la responsabilità di eventuali assembramenti in spiaggia era loro. Spettava a loro lo scorso anno, così come quest’anno, impiegare nella maniera giusta i fondi messi a disposizione per evitare situazioni di rischio. Chissà che quest’anno, imparando dagli errori dello scorso anno, non vengano prese misure più efficienti.