Con l’individuazione dei cluster covid tra i cittadini di nazionalità indiana, da giorni sono in corso screening straordinari tra gli appartenenti della comunità Sikh in provincia di Latina.
Verifiche che, pur scongiurando al momento la presenza della temutissima variante indiana, hanno portato all’istituzione della micro zona rossa di Bella Farnia nel comune di Sabaudia.
Sono però i bollettini dell’Asl riepilogativi i contagi, ad infiammare il dibattito con i numeri che, almeno all’apparenza non tornano, alimentando in alcuni casi la diffidenza sul reale perimetro del contagio.
I NUMERI DICHIARATI E I NUMERI NEI BOLLETTINI
Il 30 aprile il sindaco di Sabaudia Giada Gervasi tramite facebook spiegava come dagli accertamenti effettuati il giorno precedente a Bella Farnia erano emerse oltre 80 positività al tampone rapido.
Numeri allarmanti che però non trovavano riscontro nei dati dei bollettini del giorno stesso, né del seguente, sabato 1 maggio, rispettivamente fermi a 7 e 14 positivi. A Borgo Hermada lo screening del 3 maggio ha invece individuato 55 positività su oltre 600 tamponi rapidi somministrati, ma anche in questo caso, chi si aspettava l’exploit nel bollettino del 4 maggio, non ha trovato riscontro nei dati: solo 8 positivi nel comune di Terracina.
NEI BOLLETTINI SOLO I TAMPONI MOLECOLARI
Qual è la ragione? Tra teorie e diffidenze, in tanti hanno ipotizzato che l’Asl non inserisse i numeri degli screening sulla comunità Sikh, alterando la situazione reale della diffusione del virus. Falso.
Come evidenziano dall’amministrazione di Terracina, il bollettino conteggia «i positivi al test molecolare, analisi che richiedono più giorni e dal volume statisticamente inferiore rispetto a quello delle infezioni rilevate con il tampone rapido».
Nel bollettino del 2 maggio, emesso tre giorni dopo lo screening di Bella Farnia, Sabaudia ha poi contato 32 positivi mentre indiscrezioni che giungono da Terracina attestano i risultati del molecolare dei tamponi di Borgo Hermada sotto le 20 positività ma per la conferma ufficiale della Asl bisogna attendere i bollettini.
NEI BOLLETTINI SOLO I RESIDENTI
Altro elemento da considerare e che va a frazionare il dato, è l’aspetto territoriale. Le Asl infatti ripartiscono i positivi secondo la residenza per cui una positività riscontrata in un luogo potrebbe inserita nel conteggio di un’altra provincia, regione o addirittura Paese.
Per i Sikh, questo aspetto non può essere sottovalutato, considerata la presenza di moltissimi lavoratori stagionali nella nostra provincia, regolari e non, le cui positività accertate non trovano collocazione nei numeri dei bollettini Asl proprio per le ragioni di compilazione, ma, come appreso informalmente, trasmessi dalle autorità sanitarie alle istituzioni competenti, sindaco compreso.
NON BASTA LEGGERE I BOLLETTINI
La definizione dei volumi dei contagi, soprattutto per dinamiche complesse come quella dei Sikh, non può quindi esaurirsi con lettura del bollettino, soprattutto quando sotto i riflettori ci sono ambienti segnati da annose condizioni di degrado sociale, caratterizzati da fenomeni di sovraffollamento abitativo e promiscuità.
Intanto una nuova seduta straordinaria di screening nel comune di Sabaudia è in programma per giovedì 6 maggio.