«Il risultato di tutto ciò è che noi, idonei, grandi dimenticati, abbiamo visto annullata la possibilità, conquistata onestamente con dedizione studio fino a prova contraria di essere inseriti in una graduatoria esito di un concorso pubblico». E ancora: «Abbiamo perso tutti e soprattutto noi, disoccupati, precari, in attesa di una stabilizzazione lavorativa che, malgrado l’età matura per alcuni, non è mai giunta».
Gli idonei, dunque, rivendicano la posizione di partecipanti a un concorso al quale si sarebbero dedicati «trascorrendo notti insonni a studiare, sacrificando affetti, famiglie e figli in un periodo pandemico così difficile, fatto di incertezze lavorative e di salute».
Da quanto si apprende fino ad ora, però, revocata la procedura concorsuale verrà bandita una nuova procedura, in cui verrà inserita anche una prova di informatica, per appurare che i candidati abbiano le capacità necessarie all’amministrazione impegnata nella trasformazione digitale dei servizi.