LA RETTRICE POLIMENI: LATINA UN ESEMPIO
«Il polo pontino lo considero come un esempio strategico di come le nostre attività possano essere integrate in maniera forte con città e territorio – ha spiegato Polimeni -. Queste condizioni si sono realizzate evidentemente in condivisione con gli enti locali, primo tra tutti il Comune. La dimensione del polo di Latina fa si che gli studenti siano seguiti come se fossero a Roma e lo saranno ancora di più, visto l’impatto che la pandemia ha portato». La rettrice, dopo aver ricordato del nuovo corso di laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche ha annunciato ristrutturazione e nuove opere: realizzazione di alloggi con 100 camere, mense, aule didattiche e laboratori didattici. Nell’ottica di formare professionalità sono in corso progettazioni per nuove facoltà nell’ambito dell’ingegneria mirata sull’agroalimentare per intercettare la richiesta formativa presente nel territorio. «In previsione di futuri investimenti da parte dell’amministrazione è stato attivato un gruppo di lavoro della Sapienza per lo studio di soluzioni che possano andare alla definizione di proposte di sviluppo da parte del territorio dove il polo Sapienza intende essere polo propulsivo».
GLI ALTRI PROGETTI
Ma non è tutto: nell’ala dove un tempo c’erano le botteghe artigiane, alle spalle dell’edificio principale, ci saranno nuovi spazi per la didattica e una postazione collegata con le apparecchiature di Alta diagnostica presenti al Goretti. Sarò l’occasione per gli studenti per imparare a studiare le immagini. La ex tipografia invece sarà destinata allo studio dell’ Igiene Dentale.
COLETTA: LATINA CITTA’ UNIVERSITARIA
Il Sindaco ha ribadito che Sapienza sta investendo su Latina e l’amministrazione ha creduto dal primo giorno sullo sviluppo di una realtà universitaria sul territorio. «Vorrei che diventasse sempre più identitaria la presenza dell’università nella città – ha dichiarato Coletta -. I numeri sono cresciuti ed è cambiata anche la percezione della realtà universitaria: inizialmente la realtà di Latina sembrava una scelta di serie B e invece ora sta diventando un valore grazie al lavoro dei docenti che hanno dato spessore ai loro corsi di laurea. Abbiamo presentato un progetto che ha come obiettivo quello di creare distretto di salute e sanità nel territorio e l’università avrà un ruolo importante». Maria Gabriella Togoda, a capo del Forum dei Giovani di Latina, ha suggerito le aspettative degli studenti: avere più materiale a disposizione presso la biblioteca, al momento fuori uso per lavori, investire sulla digitalizzazione e pensare a convenzioni per la mensa oltre che a puntare su discipline dell’ambito chimico farmaceutico e agroalimentare, collegate alle aziende del territorio.