IL NODO USI CIVICI e LE RAGIONI DELLA PAGURO
Questi usi civici sono stati eliminati dalla Paguro sui propri terreni, pagando al Comune di Ardea 43.752 euro. In gergo legale si dice che li ha affrancati. La società afferma di aver così anche liberato l’area dal vincolo paesaggistico previsto dalla normativa nazionale. In particolare, si tratta del decreto legislativo n. 142 del 2004 e della legge n. 168 del 20 novembre 2017.
La società Paguro, rappresentata dall’amministratore unico Rossana Fava di Albano, ritiene che il vincolo è stato cancellato perché “il procedimento eÌ€ stato incardinato e di fatto definito in date antecedenti alla entrata in vigore della legge 20/11/2017 n. 168”.
Invece l’ing. Befani, con una lettera ufficiale del 27 aprile scorso, citando la legge 168, afferma una cosa molto diversa…
I DUBBI DEL DIRIGENTE REGIONALE CHE DEVE DECIDERE
… l’ing. Befani – citando la legge 168 – sottolinea che “tale vincolo eÌ€ mantenuto sulle terre anche in caso di liquidazione degli usi civici”. Cioè il fatto di aver pagato quei 43.752 euro non elimina la tutela paesaggistica sui terreni dove la Paguro vuole realizzare 8 vasche in cui abbancare fino a 750mila metri cubi di rifiuti. Il dirigente regionale chiamato a decidere se autorizzare o bocciare il progetto di discarica è di diverso avviso, “non trovando riferimenti normativi rispetto all’assunto del proponente”. La questione vincolo è di importanza cruciale: è infatti primo nodo da sciogliere per poi poter procedere ad ogni altra valutazione. Ma cosa comporta questa particolare tutela paesaggistica?
COSA SIGNIFICA QUEL VINCOLO?
Il decreto 142/2004 stabilisce questo: “I proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili ed aree di interesse paesaggistico, tutelati dalla legge […] non possono distruggerli, né introdurvi modificazioni che rechino pregiudizio ai valori paesaggistici oggetto di protezione”.
CHIAMATI IN CAUSA MIBACT, SOPRINTENDENZA E NON SOLO…
L’ing. Befani ha perciò chiamato in causa i vari enti e uffici con specifica competenza in materia, di rango nazionale e regionale: Ministero per i Beni e le AttivitaÌ€ Culturali e per il Turismo – Segretariato Regionale del Ministero per i Beni e le AttivitaÌ€ Culturali per il Lazio, Direzione regionale agricoltura e foreste – Area legislativa e usi civici della Regione Lazio, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina, Direzione regionale Agricoltura, Promozione della filiera e della cultura del cibo, caccia e pesca, foreste.
Per conoscenza, l’ing. Befani ha inviato la richiesta anche ai seguenti organi della Regione Lazio: Ufficio Rappresentante unico e ricostruzione, conferenze di Servizi, alla Direzione regionale Capitale naturale, parchi e aree protette Area Valutazione di Incidenza – Area Valutazione di Impatto Ambientale e alla Direzione regionale per le politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica- Area urbanistica, copianificazione e programmazione negoziata (Province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo).