“Ieri, 25 aprile 2021 – riporta un comunicato stampa dell’associazione Salute Ambiente Albano – si è svolto a Roma il flashmob organizzato dall’Associazione Salute Ambiente Albano (nel pieno rispetto delle norme anti-Covid). Associazioni e Cittadini si sono ritrovati a due passi dal Quirinale per chiedere nuovamente la revoca delle autorizzazioni per il riavvio della discarica di Albano – Roncigliano. Per chiedere al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di aiutare a fare Giustizia! Erano rappresentati il Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Albano (Comitato Villa Altieri-Olivella, Comitato Montagnano, Comitato Musicisti-Miramare, Comitato Villaferrajoli, Comitato Pavona 1, Comitato Tor Paluzzi, etc); l’Associazione Latium Vetus di Pomezia, l’Associazione Italia Nostra sezione Castelli Romani, l’Associazione Legambiente – Appia Sud – Il Riccio; l’Associazione FabricaAlbano; l’Associazione Vedere Altrimenti; l’associazione La Città degli Alberi di Aprilia; il Partito Comunista dei Castelli Romani, etc. Una battaglia di civiltà, in difesa della salute e dell’ambiente, che è giusto combattere anche e soprattutto il 25 aprile, festa della Liberazione, per ricordare che le norme antimafia e anticorruzione non devono e non possono essere calpestate; che le regole del diritto amministrativo che impongono che le Conferenze dei Servizi siano condivise con Enti e cittadini vengano rispettate alla lettera. Affinché il sacrificio estremo di tanti partigiani non sia stato vano. Per ricordare che la legge è davvero uguale per tutti anche se ci si chiama avvocato Manlio Cerroni. Anche se ci si chiama ingegner Gianmario Barruchello. Nell’ultimo anno e mezzo dall’Associazione Salute Ambiente Albano sono stati chiamati in causa il Tar del Lazio, tre Procure della Repubblica (Roma, Velletri e Latina), la D.I.A., la Prefettura di Roma, è stata invocata la Costituzione anticipata di Parte Civile, è stata depositata (due volte) alla Regione Lazio una istanza formale con la richiesta di revoca (in autotutela) dei titoli autorizzativi rilasciati al Gruppo Cerroni. È stato chiesto e ricevuto l’aiuto di tante associazioni e comitati, che ringraziamo ancora, che ci hanno sostenuto ed aiutato nonostante il Covid. Restano 5 giorni prima che scadano i termini di legge affinché Vito Consoli, nuovo responsabile dell’Ufficio Rifiuti Lazio, possa procedere con il dietrofront, perché anche la Riforma Madia non può essere ignorata. L’ultimo appello è diretto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, perché ci aiuti a fare Giustizia”.
26/04/2021