A sollevare il problema erano stati due consiglieri di opposizione. “Avevamo chiesto all’amministrazione comunale di fermarsi, lo avevamo fatto per difendere i cittadini che non avevano fatto nulla di sbagliato, rispettando anzi la normativa europea che aveva concesso una proroga di sette mesi alle revisioni scadute tra febbraio e agosto 2020”, spiegano i consiglieri Andrea Croce e Gloria Silvestrini. “Durante una diretta Facebook, siamo stati presi in giro e addirittura accusati di sostenere l’assurdo giuridico”.
Tuttavia, davanti alla richiesta di chiarimenti del Comune, la Prefettura ha scritto che “non sussistono dubbi […] che possano essere motivo di quesito al superiore Ministero”.
“Ma l’amministrazione non intende fermarsi, continua a chiedere che il Ministero dica quello che sa anche uno studente al primo anno di giurisprudenza: i regolamenti europei prevalgono sulla legge. Forse perché hanno messo in bilancio anche multe per mancata revisione?”, concludono i consiglieri.