Nella gara valevole per la seconda giornata del campionato di Serie D la Virtus Basket Pomezia targata Alessandro Pancrazi ha superato Veroli sul parquet amico del Margherita Hack con il punteggio di 81 a 62, volando così a punteggio pieno al comando del raggruppamento. Non ha tradito quindi le attese la squadra del Presidente Fabrizio Monni che (almeno per il momento) si conferma come la più seria accreditata per il salto in C Silver. Domenica prossima, sempre al PalaMargheritaHack, i pometini riceveranno la visita di un’ APDB Roma ancora ferma a zero punti e reduce dal pesante Ko interno con Sora (58-82). Un’occasione d’oro per allungare ancora in classifica.
LA GARA – I padroni di casa provano ad indirizzare il match sin dalle prime battute. Pomezia infatti parte forte con Tebaldi, Sorge e Biasich e va subito 18-10 ma Veroli rimane aggrappata alla partita e chiude il 1 quarto sotto 21-15. Il secondo periodo viaggia sulla falsariga del primo: la squadra di Pancrazi prova nuovamente lo strappo ma gli ospiti restano comunque in scia. Il match è condizionato dai continui fischi degli arbitri che rendono la partita “spezzettata”: si gioca poco, si va in lunetta tanto. Alla fine saranno 56 i falli fischiati alle 2 squadre in una partita in realtà correttissima e senza contatti particolari. All’intervallo il punteggio è 43-38. E’ nel terzo quarto che Pomezia riesce finalmente ad allungare con Biasich – Cirulli (ancora grande prova del giovane Under ) e il capitano De Nadai , dando una prima spallata al match, arginata da Veroli con Rocchi e Santos. Nel 4 quarto affondo Pomezia che va anche sul +24 con un efficacissimo Sorge e un ottimo Colavelli che di fatto spacca la partita : 9 punti consecutivi,di cui una tripla, difesa e rimbalzi e l’assist per il solito Biasich che va schiacciare e spazza via definitivamente le speranze di Veroli.
SPOGLIATOI – “Una vittoria importante – ha commentato a fine match coach Alessandro Pancrazi – sapevo che Veroli è una squadra che porta il gioco ai 24 secondi e in settimana l’avevamo preparata proprio sotto questo aspetto. Dovevamo essere forti mentalmente per tenere questi 24 secondi in difesa e per alcuni tratti della partita siamo riusciti a farlo, mentre per altri un po meno”. “Abbiamo acceso e spento un po troppo – ha ammesso l’allenatore pometino – però noi ancora non siamo un’entità vera e propria, stiamo cercando di diventare un gruppo e i ragazzi ce la stanno mettendo tutta”. Sul fronte opposto, non fa drammi l’allenatore del Veroli Gianluca De Rosa: “giudico la prestazione positiva per certi versi e negativa per altri, a partire dal risultato finale – queste le sue parole – a noi mancavano ben quattro giocatori e questo ha necessariamente inciso sulla partita. Prendo di buono il fatto che abbiamo tenuto testa ad una formazione attrezzata come quella pometina che è stata costruita per vincere il campionato e mi dispiace che alla fine il risultato finale porti questo divario. Abbiamo sbagliato 18 tiri liberi e alla fine queste cose si pagano”.