Una trasferta ad Anzio che in casa Unipomezia ricorderanno per diverso tempo. E non soltanto per la rotonda vittoria (1-3) che fa volare i ragazzi di Patron Valle in vetta al raggruppamento B del campionato di Eccellenza (i pometini sono a punteggio pieno dopo due giornate), ma anche e soprattutto per la “sorpresa” che i rossoblu hanno trovato al rientro negli spogliatoi alla fine del primo tempo. Ignoti infatti si sono introdotti all’interno del Bruschini nel corso della prima frazione di gioco, svaligiando lo spogliatoio pometino e derubando i ragazzi ospiti dei propri effetti personali. La squadra ospite ha interessato immediatamente le forze dell’ordine ed il secondo tempo è ripartito con un notevole ritardo. Non è purtroppo la prima volta che al Bruschini di Anzio si verificano episodi del genere e al termine dell’incontro è arrivata la ferma condanna da parte della società di casa che ha diramato una nota ufficiale. “Questa mattina, nel corso della gara tra Anzio e Unipomezia – si legge nel comunicato dell’Anzio Calcio – ignoti hanno scavalcato la rete del campo B del Bruschini e, forzando il lucchetto degli spogliatoi, hanno derubato i giocatori dell’Unipomezia dei propri oggetti personali. La società condanna in maniera decisa l’episodio ed esprime vicinanza al club pometino, ma al tempo stesso declina ogni responsabilità in merito all’accaduto. L’impianto comunale è stato oggetto di furti che hanno colpito l’Anzio Calcio in più di una circostanza in questa stagione e che sono sempre stati prontamente denunciati. Oggi, per tentare di prevenire nei limiti del possibile eventi simili, è stata consegnata la chiave del lucchetto dello spogliatoio anche al magazziniere dell’Unipomezia, consentendo a quest’ultimo di rimanere nell’area spogliatoi ma neanche queste misure hanno dissuaso i malintenzionati dal commettere l’ennesimo furto. Un fatto che lede in maniera importante l’immagine dell’Anzio Calcio, per di più in una stagione in cui la società sta facendo sforzi significativi, anche dal punto di vista economico, per disputare un campionato interrotto e ripreso con ulteriori costi. L’auspicio è che simili episodi non si ripetano più e, soprattutto, che i responsabili vengano consegnati nelle mani della giustizia”.
18/04/2021